Fonte: Veneziafiere
"Il X Salone dei Beni e delle Attività Culturali ha mantenuto le promesse, confermando la grande attenzione dei privati al mondo dei beni culturali, ma si pone già dei nuovi obiettivi da raggiungere" . Sono le parole di Maurizio Cecconi, Direttore del Salone, al termine dell’edizione del 2006 che, inaugurata dal Sottosegretario per i Beni e le Attività Culturali Danielle Gattegno Mazzonis, si è chiusa con un bilancio molto positivo: oltre 10.000 visitatori, un pubblico composito e variegato - rappresentanti di aziende private, Soprintendenti, Funzionari di Enti Pubblici, direttori e funzionari del comparto museale, mondo scolastico e pubblico non specialistico – che ha visitato i 160 stand, conoscendo e apprezzando le proposte degli espositori e che ha partecipato con interesse ai numerosi convegni, dibatti, presentazioni ed eventi che si sono susseguiti nei tre giorni. Ottime premesse per l’avvio dell’ XI Salone dei Beni e delle Attività Culturali, che si terrà dal 29 novembre al 1 dicembre 2007 nell’ormai tradizionale sede della Venezia Terminal Passeggeri, a due passi dal Centro Storico della Città di Venezia. Inizia con questa edizione un nuovo decennio di vita della manifestazione, che si proporrà ad espositori e visitatori rinforzando la sua mission di valorizzazione dei Beni culturali e focalizzando al contempo l’attenzione su alcuni aspetti strategici – il turismo culturale e i servizi ai beni culturali - in un contesto che esce dai confini nazionali per aprirsi sempre più all’Europa. Grande attenzione sarà riposta anche alle Attività Culturali –eventi, mostre, festival, rassegne, ecc. – che rappresentano oggi una componente vivace e vitale in un panorama culturale sempre più variegato ed eterogeneo. Istituzioni ed Enti Pubblici, Fondazioni e Enti Culturali, Musei e Pinacoteche, aziende di servizi e prodotti museali, organizzatori di eventi … sono invitati a partecipare ed esporre alla manifestazione, con l’obiettivo di favorire quell’interazione tra pubblico e privato che deve divenire sempre più una forma di collaborazione permanente per la gestione del patrimonio, attenta alla conservazione, lungimirante nella sua valorizzazione e adeguata ai tempi e ai cambiamenti della società nelle forme di comunicazione. Al Salone tornerà ovviamente Restaura – Salone del Restauro dei Beni Culturali, che tornerà con la III edizione nell’ambito del XI bbcc Expo, per confermare il suo percorso di crescita, che in soli due anni ha portato alla nascita ed al consolidamento di prestigiose e qualificate collaborazioni – con il MiBAC e il Consiglio d’Europa – ed alla Sua affermazione come appuntamento di riferimento per gli operatori del settore.
Blog del Bed and Breakfast e degli Appartamenti Al Giardino di Venezia. Info, news ed eventi a Venezia.
venerdì 30 novembre 2007
giovedì 29 novembre 2007
Con tocco lieve. I tempi e i luoghi delle donne a Venezia!
Fonte: Comune di Venezia
Venerdì 30 Novembre alle ore 17.15 al Teatro ai Frari sarà presentato il film "Con tocco lieve. I tempi e i luoghi delle donne a Venezia" di Beatrice Barzaghi.
Il film racconta la vita delle donne a Venezia cogliendone momenti significativi e trascrivendo luoghi che solo la nostra città può offrire.
Lo sguardo è attento ma al tempo stesso leggero e segue le persone che quotidianamente attraversano calli e campi, intrecciando emozioni e relazioni e scoprendo partecipazione e solidarietà.
Sono donne di Venezia o che semplicemente a Venezia lavorano, studiano, giocano, aiutano, si divertono, amano. Sono donne che Venezia ama, accoglie nel suo complesso tessuto. Persone che vivono la città, ad essa si adeguano ma non si sottraggono dall'onere di modificarla e migliorarla quotidianamente.
Il film, prodotto da Auser Centro Storico e dalla Vetrina del Volontariato e realizzato grazie al contributo del Centro Servizi Volontariato della Provincia di Venezia, nasce da un progetto di collaborazione tra Auser Centro Storico, Vetrina del Volontariato, il direttore del Videoconcorso Pasinetti, Giovanni Andrea Martini, e il gruppo che ha realizzato il video: Beatrice Barzaghi, a cui si deve regia e montaggio, e Tommaso Copetta e Veronica Badolin, che, con la collaborazione di Solenn Le Marchand, hanno curato riprese e fotografia.
Il progetto è stato sostenuto dall'Assessorato alle Politiche Sociali e ai Rapporti con il Volontariato e in particolare dall'Osservatorio Politiche di Welfare e dalla Municipalità di Venezia Murano Burano.
Venerdì 30 Novembre alle ore 17.15 al Teatro ai Frari sarà presentato il film "Con tocco lieve. I tempi e i luoghi delle donne a Venezia" di Beatrice Barzaghi.
Il film racconta la vita delle donne a Venezia cogliendone momenti significativi e trascrivendo luoghi che solo la nostra città può offrire.
Lo sguardo è attento ma al tempo stesso leggero e segue le persone che quotidianamente attraversano calli e campi, intrecciando emozioni e relazioni e scoprendo partecipazione e solidarietà.
Sono donne di Venezia o che semplicemente a Venezia lavorano, studiano, giocano, aiutano, si divertono, amano. Sono donne che Venezia ama, accoglie nel suo complesso tessuto. Persone che vivono la città, ad essa si adeguano ma non si sottraggono dall'onere di modificarla e migliorarla quotidianamente.
Il film, prodotto da Auser Centro Storico e dalla Vetrina del Volontariato e realizzato grazie al contributo del Centro Servizi Volontariato della Provincia di Venezia, nasce da un progetto di collaborazione tra Auser Centro Storico, Vetrina del Volontariato, il direttore del Videoconcorso Pasinetti, Giovanni Andrea Martini, e il gruppo che ha realizzato il video: Beatrice Barzaghi, a cui si deve regia e montaggio, e Tommaso Copetta e Veronica Badolin, che, con la collaborazione di Solenn Le Marchand, hanno curato riprese e fotografia.
Il progetto è stato sostenuto dall'Assessorato alle Politiche Sociali e ai Rapporti con il Volontariato e in particolare dall'Osservatorio Politiche di Welfare e dalla Municipalità di Venezia Murano Burano.
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mercoledì 28 novembre 2007
Natale di vetro a Murano!
Fonte: Comune Venezia
Una costellazione di eventi per conoscere Murano! Dal 5 dicembre 2007 al 6 gennaio 2008 verranno installate splendide sculture in vetro esposte nei luoghi più suggestivi, dimostrazioni della lavorazione a lume o in fornace, mostre, specialità gastronomiche, eventi sportivi, mercatini, laboratori per bambini.
L'iniziativa Natale di Vetro a Murano non è l'unico evento: non sono da dimenticare le attrazioni dell'isola: la Basilica dei Santi Maria e Donato, la Chiesa di San Pietro e il Museo del Vetro, una delle più che e prestigiose raccolte di oggetti in vetro del mondo, gratuito molti fine settimana durante il periodo della manifestazione.
Il nome dell'isola veneziana deriva da Amurianum, uno dei quartieri di Altino, ma a differenza delle altre tre isole in cui si stanziarono gli altini, Murano è molto vicina a Venezia.
Questa è la penultima isola della laguna veneta prima delle Fondamente Nuove. In effetti se si prende il vaporetto, prima si potrebbe ammirare l'isola di San Michele, poi Murano.
La Fondamenta dei Vetrai è la più antica "via" dove vennero erette le vetrerie. Le vetrerie di Venezia vennero portate sull'isola a cavallo fra il X e l'XI secolo, perché all'epoca i palazzi di Venezia erano principalmente di legno e spesso le fiamme che potevano sfuggire dai forni necessari alla produzione del vetro potevano essere fatali per i palazzi attigui.
Un altro motivo della presenza delle vetrerie a Murano era la volontà della Serenissima di difendere l'arte veneziana per antonomasia. In effetti i mastri vetrai erano obbligati a vivere sull'isola e non potevano lasciare Venezia senza un permesso speciale. Molti fuggirono ed insegnarono le tecniche vetraie all'estero.
La più importante crisi che colpì quest'arte si ebbe nel XV secolo quando nacquero i cristalli di Boemia: ebbe inizio una vera e propria guerra industriale fra i due stati, tanto che poi un veneziano riuscì a carpirne i segreti. Ma la vera rivoluzione avvenne grazie ad un mastro vetraio che inventò in quel periodo i famosi lampadari in vetro di Murano. Una curiosità: solo i mastri vetrai, fra i non nobili, potevano sposare figlie di patrizi.
Una costellazione di eventi per conoscere Murano! Dal 5 dicembre 2007 al 6 gennaio 2008 verranno installate splendide sculture in vetro esposte nei luoghi più suggestivi, dimostrazioni della lavorazione a lume o in fornace, mostre, specialità gastronomiche, eventi sportivi, mercatini, laboratori per bambini.
L'iniziativa Natale di Vetro a Murano non è l'unico evento: non sono da dimenticare le attrazioni dell'isola: la Basilica dei Santi Maria e Donato, la Chiesa di San Pietro e il Museo del Vetro, una delle più che e prestigiose raccolte di oggetti in vetro del mondo, gratuito molti fine settimana durante il periodo della manifestazione.
Il nome dell'isola veneziana deriva da Amurianum, uno dei quartieri di Altino, ma a differenza delle altre tre isole in cui si stanziarono gli altini, Murano è molto vicina a Venezia.
Questa è la penultima isola della laguna veneta prima delle Fondamente Nuove. In effetti se si prende il vaporetto, prima si potrebbe ammirare l'isola di San Michele, poi Murano.
La Fondamenta dei Vetrai è la più antica "via" dove vennero erette le vetrerie. Le vetrerie di Venezia vennero portate sull'isola a cavallo fra il X e l'XI secolo, perché all'epoca i palazzi di Venezia erano principalmente di legno e spesso le fiamme che potevano sfuggire dai forni necessari alla produzione del vetro potevano essere fatali per i palazzi attigui.
Un altro motivo della presenza delle vetrerie a Murano era la volontà della Serenissima di difendere l'arte veneziana per antonomasia. In effetti i mastri vetrai erano obbligati a vivere sull'isola e non potevano lasciare Venezia senza un permesso speciale. Molti fuggirono ed insegnarono le tecniche vetraie all'estero.
La più importante crisi che colpì quest'arte si ebbe nel XV secolo quando nacquero i cristalli di Boemia: ebbe inizio una vera e propria guerra industriale fra i due stati, tanto che poi un veneziano riuscì a carpirne i segreti. Ma la vera rivoluzione avvenne grazie ad un mastro vetraio che inventò in quel periodo i famosi lampadari in vetro di Murano. Una curiosità: solo i mastri vetrai, fra i non nobili, potevano sposare figlie di patrizi.
domenica 25 novembre 2007
Come raggiungere il Bed and Breakfast Al Giardino di Venezia!
Visualizzazione ingrandita della mappa
Il Bed and Breakfast Al Giardino di Venezia è presente su Google Maps con tutte le informazioni.
Google Maps è un servizio di Google di facile fruizione che offre una potente tecnologia di rappresentazione su mappa, oltre a informazioni sulgli esercizi commerciali locali, comprese le sedi degli esercizi commerciali, le indicazioni stradali per raggiungerle e le informazioni di contatto.
Con Google Maps, gli utenti possono trovare contemporaneamente le sedi di esercizi commerciali e le informazioni di contatto integrate nella mappa. Ad esempio, sulla mappa appaiono le località degli esercizi commerciali pertinenti e i relativi numeri di telefono.
L'utente, inoltre, può visualizzare ulteriori informazioni, quali gli orari di apertura, i tipi di pagamento accettati e le valutazioni dei consumatori.
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Come raggiungere gli Appartamenti Turistici Al Giardino di Venezia!
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Presentata a Venezia la Queen Victoria!
Fonte: Il Messaggero
Lunga 294 metri per circa 90.000 tonnellate di stazza lorda, è una delle più grandi navi panamax (in grado cioè di transitare attraverso il Canale di Panama) finora realizzate.
Si tratta della nave da crociera Queen Victoria, presentata oggi nello stabilimento Fincantieri di Venezia-Marghera, realizzata per Cunard Line (Gruppo Carnival), storica compagnia inglese che vanta quasi 170 anni di storia e una gloriosa tradizione di servizio transatlantico. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Romano Prodi, e il Sottosegretario ai Trasporti del Governo inglese, Jim Fitzpatrick.
A bordo possono essere ospitati 2.000 passeggeri assistiti da circa 900 persone di equipaggio. Ha 1.007 cabine (elevato il numero di luxury suite e mini suite), 864 delle quali esterne, la gran parte dotata di balcone. La nave è dotata di un teatro che, estendendosi su tre ponti, offre 830 posti a sedere e dei sontuosi palchi privati. Tutti gli spazi a disposizione dei passeggeri sono finemente decorati secondo uno stile marcatamente British. La nave sarà battezzata il prossimo 10 dicembre a Southampton. Sarà madrina della cerimonia la Duchessa di Cornovaglia, che interverrà accompagnata dal marito, il Principe del Galles. Di qui partirà la crociera inaugurale che toccherà i porti di Amsterdam, Copenaghen, Oslo, Amburgo e Bruges.
Recentemente Fincantieri e Cunard Line hanno raggiunto un accordo per la costruzione di una nuova nave da crociera extralusso da 92.000 tonnellate di stazza lorda, del valore di circa 500 milioni di euro, che, con il favore di Sua Maestà britannica, prenderà il nome di Queen Elizabeth.
Fincantieri, leader mondiale nel comparto, dal 1990 ad oggi ha realizzato 42 navi da crociera. Altre 19 sono le navi attualmente in portafoglio ordini, che prolungano l'impegno produttivo degli stabilimenti fino al 2012.
Lunga 294 metri per circa 90.000 tonnellate di stazza lorda, è una delle più grandi navi panamax (in grado cioè di transitare attraverso il Canale di Panama) finora realizzate.
Si tratta della nave da crociera Queen Victoria, presentata oggi nello stabilimento Fincantieri di Venezia-Marghera, realizzata per Cunard Line (Gruppo Carnival), storica compagnia inglese che vanta quasi 170 anni di storia e una gloriosa tradizione di servizio transatlantico. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Romano Prodi, e il Sottosegretario ai Trasporti del Governo inglese, Jim Fitzpatrick.
A bordo possono essere ospitati 2.000 passeggeri assistiti da circa 900 persone di equipaggio. Ha 1.007 cabine (elevato il numero di luxury suite e mini suite), 864 delle quali esterne, la gran parte dotata di balcone. La nave è dotata di un teatro che, estendendosi su tre ponti, offre 830 posti a sedere e dei sontuosi palchi privati. Tutti gli spazi a disposizione dei passeggeri sono finemente decorati secondo uno stile marcatamente British. La nave sarà battezzata il prossimo 10 dicembre a Southampton. Sarà madrina della cerimonia la Duchessa di Cornovaglia, che interverrà accompagnata dal marito, il Principe del Galles. Di qui partirà la crociera inaugurale che toccherà i porti di Amsterdam, Copenaghen, Oslo, Amburgo e Bruges.
Recentemente Fincantieri e Cunard Line hanno raggiunto un accordo per la costruzione di una nuova nave da crociera extralusso da 92.000 tonnellate di stazza lorda, del valore di circa 500 milioni di euro, che, con il favore di Sua Maestà britannica, prenderà il nome di Queen Elizabeth.
Fincantieri, leader mondiale nel comparto, dal 1990 ad oggi ha realizzato 42 navi da crociera. Altre 19 sono le navi attualmente in portafoglio ordini, che prolungano l'impegno produttivo degli stabilimenti fino al 2012.
venerdì 23 novembre 2007
A Natale è Mestre Più!
Fonte: Comune di Venezia
Venerdì 23 novembre, alle ore 12.30 presso la Saletta Consiglio del Municipio di Mestre, l' Assessore alle Attività Produttive Giuseppe Bortolussi presenta la manifestazione "A Natale è Mestre Più", iniziativa di animazione economica organizzata dal Comune di Venezia, in collaborazione con Municipalità di Mestre-Carpenedo, Centro Culturale Candiani, Provincia di Venezia, Camera di Commercio, Casinò di Venezia, Cassa di Risparmio di Venezia, Confesercenti, Ascom Mestre, CGIA Mestre, Federdistribuzione, Ava, APT di Venezia, Vela, ASM, ACTV e PMV. Un ricco programma di eventi che rientra nella più ampia azione di rivitalizzazione dell'area urbana mestrina e di riqualificazione e sviluppo delle attività economiche.
Sarà come fare un tuffo nel passato in un mercatino di San Nicola nella trecentesca Europa del Nord: un incanto di luci, colori, musica, spettacoli, antiquariato, enogastronomia e mercatino della solidarietà. E poi ancora artisti di strada e negozi aperti fino a tarda sera per un incantato e lungo periodo natalizio tra gli edifici ottocenteschi e la torre medievale mestrina, nella vicina cornice della Serenissima.
Tra addobbi natalizi, profumi di spezie e cannella un appuntamento da non perdere che porterà in città la straordinaria e calda atmosfera della più gioiosa festività dell'anno all'insegna dell'allegria e del divertimento.
Oltre alle decorazioni per l'albero di Natale e per la casa, presepi, dolci, candele e prodotti tipici del territorio, "Mestre più" offre ai suoi ospiti un fitto programma di spettacoli itineranti di danza e musica e grandi concerti rivolti ad un vasto pubblico.
Il programma natalizio inizia sabato 1 e domenica 2 dicembre per gli appassionati degli oggetti del passato con il mercatino dell'antiquariato in Corso del Popolo e prosegue con il mercatino del biologico e quello della solidarietà in Piazza Ferretto l'8 e il 9 dicembre.
Sempre sabato 8 dicembre alle 15.00 inaugura lo spettacolare Mountain Village (fino al 20 gennaio): il divertimento sul ghiaccio è assicurato con la pista di pattinaggio all'Arena Candiani che da quest'anno sarà inserita in un vero e proprio Villaggio Montano nel Piazzale antistante, completo di parete free climbing alta 8 mt per arrampicare in tutta sicurezza e da una pista da sci campo-scuola per divertire i più piccoli, il tutto nell'atmosfera natalizia di un vero villaggio di montagna! In più, domenica 9 dicembre mattina l'accesso sarà gratuito per tutti dalle 10 alle 12!
Dal 7 al 31 dicembre sarà allestito il "Villaggio Natale" al centro Le Barche, che sarà sfondo per due spettacoli di danza verticale l'8 e il 22 dicembre.
Mentre da venerdì 14 a lunedì 24 dicembre, Piazza Ferretto e le vie del centro saranno invase dall'allegria del mercato di Natale con prodotti tipici locali e dell'Alto Adige.
La Piazza sarà palcoscenico per concerti e spettacoli per un pubblico di grandi e piccini ed inoltre tutte le domeniche di dicembre ci sarà il mercato straordinario di Parco Ponci.
In occasione del Capodanno, poi, dal 27 al 30 dicembre sarà allestito in Via Fapanni, Piazzetta Coin e Via Allegri il mercato enogastronomico con tutte le specialità tipiche del cenone di fine anno, per festeggiare il 2008 all'insegna della qualità e del buon gusto.
Infine, dal 2 al 6 gennaio 2008, ci sarà la fiera della Befana con calze ricche di sorprese e spettacoli in Piazza Ferretto, Via Allegri e per le strade del Centro.
Venerdì 23 novembre, alle ore 12.30 presso la Saletta Consiglio del Municipio di Mestre, l' Assessore alle Attività Produttive Giuseppe Bortolussi presenta la manifestazione "A Natale è Mestre Più", iniziativa di animazione economica organizzata dal Comune di Venezia, in collaborazione con Municipalità di Mestre-Carpenedo, Centro Culturale Candiani, Provincia di Venezia, Camera di Commercio, Casinò di Venezia, Cassa di Risparmio di Venezia, Confesercenti, Ascom Mestre, CGIA Mestre, Federdistribuzione, Ava, APT di Venezia, Vela, ASM, ACTV e PMV. Un ricco programma di eventi che rientra nella più ampia azione di rivitalizzazione dell'area urbana mestrina e di riqualificazione e sviluppo delle attività economiche.
Sarà come fare un tuffo nel passato in un mercatino di San Nicola nella trecentesca Europa del Nord: un incanto di luci, colori, musica, spettacoli, antiquariato, enogastronomia e mercatino della solidarietà. E poi ancora artisti di strada e negozi aperti fino a tarda sera per un incantato e lungo periodo natalizio tra gli edifici ottocenteschi e la torre medievale mestrina, nella vicina cornice della Serenissima.
Tra addobbi natalizi, profumi di spezie e cannella un appuntamento da non perdere che porterà in città la straordinaria e calda atmosfera della più gioiosa festività dell'anno all'insegna dell'allegria e del divertimento.
Oltre alle decorazioni per l'albero di Natale e per la casa, presepi, dolci, candele e prodotti tipici del territorio, "Mestre più" offre ai suoi ospiti un fitto programma di spettacoli itineranti di danza e musica e grandi concerti rivolti ad un vasto pubblico.
Il programma natalizio inizia sabato 1 e domenica 2 dicembre per gli appassionati degli oggetti del passato con il mercatino dell'antiquariato in Corso del Popolo e prosegue con il mercatino del biologico e quello della solidarietà in Piazza Ferretto l'8 e il 9 dicembre.
Sempre sabato 8 dicembre alle 15.00 inaugura lo spettacolare Mountain Village (fino al 20 gennaio): il divertimento sul ghiaccio è assicurato con la pista di pattinaggio all'Arena Candiani che da quest'anno sarà inserita in un vero e proprio Villaggio Montano nel Piazzale antistante, completo di parete free climbing alta 8 mt per arrampicare in tutta sicurezza e da una pista da sci campo-scuola per divertire i più piccoli, il tutto nell'atmosfera natalizia di un vero villaggio di montagna! In più, domenica 9 dicembre mattina l'accesso sarà gratuito per tutti dalle 10 alle 12!
Dal 7 al 31 dicembre sarà allestito il "Villaggio Natale" al centro Le Barche, che sarà sfondo per due spettacoli di danza verticale l'8 e il 22 dicembre.
Mentre da venerdì 14 a lunedì 24 dicembre, Piazza Ferretto e le vie del centro saranno invase dall'allegria del mercato di Natale con prodotti tipici locali e dell'Alto Adige.
La Piazza sarà palcoscenico per concerti e spettacoli per un pubblico di grandi e piccini ed inoltre tutte le domeniche di dicembre ci sarà il mercato straordinario di Parco Ponci.
In occasione del Capodanno, poi, dal 27 al 30 dicembre sarà allestito in Via Fapanni, Piazzetta Coin e Via Allegri il mercato enogastronomico con tutte le specialità tipiche del cenone di fine anno, per festeggiare il 2008 all'insegna della qualità e del buon gusto.
Infine, dal 2 al 6 gennaio 2008, ci sarà la fiera della Befana con calze ricche di sorprese e spettacoli in Piazza Ferretto, Via Allegri e per le strade del Centro.
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lunedì 19 novembre 2007
Mestre Novecento!
Fonte: Mestre Novecento
L’Archivio raccoglie documentazione sulle trasformazioni urbane e sulle storie della terraferma veneziana a partire dalle pazienti ricerche sui materiali e sui molti archivi pubblici e privati, non pochi dei quali sono a rischio di perdita irreversibile o escono da questo territorio in cui si sono costituiti, come è appena avvenuto per il grande archivio ENEL-SADE trasferito a Napoli, connettendosi alle esperienze di documentazione istituzionali e associative già operanti a Marghera, Mestre, Favaro, Chirignago-Zelarino.
Si tratta di mettere in rete queste iniziative diffuse offrendo anche uno strumento di elaborazione concentrato in una sede che promuova e metta a disposizione pubblica una conoscenza d'insieme e partecipata della storia della città e dei suoi abitanti, che svolga attività didattiche, che abbia la credibilità per ricevere dai cittadini documenti e memorie che altrimenti andrebbero perdute e che possono invece essere conservate e organizzate come patrimonio in continua crescita di conoscenza collettiva.
I temi in produzione per la mostra vanno dalle elaborazioni cartografiche informatizzate che rappresentano in una decina di tappe e in una sintesi finale le trasformazioni che hanno costituito la grande città di terraferma, ad un vasto catalogo fotografico su Marghera e il lavoro industriale e sulla vita sociale ed eventi nella città in formazione; da una rassegna con schede e immagini sulle licenze edilizie tipiche di ogni periodo, a progetti di opere pubbliche e sulla vicenda dei trasporti pubblici dall'inizio del novecento; da rappresentazioni di dati socioeconomici di vari periodi a scala urbana e metropolitana, a tappe delle vicende amministrative, politiche, sociali e di movimenti come quello delle donne; da un approfondimento sul campo trincerato di Mestre a una rassegna di carte storiche che precedono il periodo oggetto della mostra.
Oltre a quelli visibili su questo sito, il Laboratorio per Mestre Novecento ha raccolto un'enorme mole di materiali. Solo una piccola parte di essi sono stati catalogati a livello multimediale. Man mano che la catalogazione procede sarrà visibile su questo sito altra documentazione.
Nell'attesa che tale inserimento venga completato, foto, cartografie, documenti potranno essere consultati presso il Laboratorio stesso.
L’Archivio raccoglie documentazione sulle trasformazioni urbane e sulle storie della terraferma veneziana a partire dalle pazienti ricerche sui materiali e sui molti archivi pubblici e privati, non pochi dei quali sono a rischio di perdita irreversibile o escono da questo territorio in cui si sono costituiti, come è appena avvenuto per il grande archivio ENEL-SADE trasferito a Napoli, connettendosi alle esperienze di documentazione istituzionali e associative già operanti a Marghera, Mestre, Favaro, Chirignago-Zelarino.
Si tratta di mettere in rete queste iniziative diffuse offrendo anche uno strumento di elaborazione concentrato in una sede che promuova e metta a disposizione pubblica una conoscenza d'insieme e partecipata della storia della città e dei suoi abitanti, che svolga attività didattiche, che abbia la credibilità per ricevere dai cittadini documenti e memorie che altrimenti andrebbero perdute e che possono invece essere conservate e organizzate come patrimonio in continua crescita di conoscenza collettiva.
I temi in produzione per la mostra vanno dalle elaborazioni cartografiche informatizzate che rappresentano in una decina di tappe e in una sintesi finale le trasformazioni che hanno costituito la grande città di terraferma, ad un vasto catalogo fotografico su Marghera e il lavoro industriale e sulla vita sociale ed eventi nella città in formazione; da una rassegna con schede e immagini sulle licenze edilizie tipiche di ogni periodo, a progetti di opere pubbliche e sulla vicenda dei trasporti pubblici dall'inizio del novecento; da rappresentazioni di dati socioeconomici di vari periodi a scala urbana e metropolitana, a tappe delle vicende amministrative, politiche, sociali e di movimenti come quello delle donne; da un approfondimento sul campo trincerato di Mestre a una rassegna di carte storiche che precedono il periodo oggetto della mostra.
Oltre a quelli visibili su questo sito, il Laboratorio per Mestre Novecento ha raccolto un'enorme mole di materiali. Solo una piccola parte di essi sono stati catalogati a livello multimediale. Man mano che la catalogazione procede sarrà visibile su questo sito altra documentazione.
Nell'attesa che tale inserimento venga completato, foto, cartografie, documenti potranno essere consultati presso il Laboratorio stesso.
Venezia in punta di penna!
Fonte: Blog Panorama
Ogni anno come un vortice Venezia attira a sé qualcosa come 15 milioni di turisti, una massa spesso informe che si aggira, non sempre consapevole, in quella che a buon diritto è considerata una delle più ricche città al mondo dal punto di vista artistico e culturale.
In mezzo a queste 15 milioni di persone una fascia di eletti riesce a visitare la città con un occhio diverso, più profondo e legato al vero tessuto storico di Venezia. Merito della passione e dall’amore per la letteratura di Tony Sepeda, professoressa di Letteratura e storia dell’arte dell’Università del Maryland, che si è inventata dei tour speciali nella città sull’acqua.
Tutto l’anno, da settembre a maggio, si possono così scoprire i luoghi che la letteratura ha scelto proprio a Venezia, resi celebri dalla penna di grandi scrittori del passato ma anche di autori da bestseller, come la statunitense Donna Leon e il suo commissario Brunetti. La Sepeda è autorizzata dalla stessa scrittrice a condurre i suoi turisti nei punti chiavi del romanzo Morte alla Fenice. Un’occasione per resuscitare, insieme al presente, anche tutto il passato letterario e artistico della città.
Seguendo le descrizioni appassionate e puntuali della professoressa americana si possono così attraversare con incantata reverenza le calli di Dorsoduro che parlano ancora dell’antica colonia di artisti stranieri che proprio qui si stabilì per arrivare a Cannaregio, respirando un aria di tempi che furono.
Non mancano i riferimenti ai classici come Henry James e alla sua adorazione per Venezia e alla fatale seduzione che trasformò per sempre la penna letteraria di Thomas Mann. Ogni tour è accompagnato da una mappa e dalla voce gentile e sicura della Sepeda.
Per chi vuole approfondire, poi, sugli scaffali delle librerie non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Da Venice di Jan Morris ai più tradizionali Lord Byron, Casanova e Shakespeare. Che pure non avendo mai visitato la città sull’acqua la descrisse mirabilmente nel Mercante di Venezia. Perché Venezia, in fondo, è una categoria dell’anima e ad ogni tour nel segno della letteratura si concede con gioia.
Ogni anno come un vortice Venezia attira a sé qualcosa come 15 milioni di turisti, una massa spesso informe che si aggira, non sempre consapevole, in quella che a buon diritto è considerata una delle più ricche città al mondo dal punto di vista artistico e culturale.
In mezzo a queste 15 milioni di persone una fascia di eletti riesce a visitare la città con un occhio diverso, più profondo e legato al vero tessuto storico di Venezia. Merito della passione e dall’amore per la letteratura di Tony Sepeda, professoressa di Letteratura e storia dell’arte dell’Università del Maryland, che si è inventata dei tour speciali nella città sull’acqua.
Tutto l’anno, da settembre a maggio, si possono così scoprire i luoghi che la letteratura ha scelto proprio a Venezia, resi celebri dalla penna di grandi scrittori del passato ma anche di autori da bestseller, come la statunitense Donna Leon e il suo commissario Brunetti. La Sepeda è autorizzata dalla stessa scrittrice a condurre i suoi turisti nei punti chiavi del romanzo Morte alla Fenice. Un’occasione per resuscitare, insieme al presente, anche tutto il passato letterario e artistico della città.
Seguendo le descrizioni appassionate e puntuali della professoressa americana si possono così attraversare con incantata reverenza le calli di Dorsoduro che parlano ancora dell’antica colonia di artisti stranieri che proprio qui si stabilì per arrivare a Cannaregio, respirando un aria di tempi che furono.
Non mancano i riferimenti ai classici come Henry James e alla sua adorazione per Venezia e alla fatale seduzione che trasformò per sempre la penna letteraria di Thomas Mann. Ogni tour è accompagnato da una mappa e dalla voce gentile e sicura della Sepeda.
Per chi vuole approfondire, poi, sugli scaffali delle librerie non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Da Venice di Jan Morris ai più tradizionali Lord Byron, Casanova e Shakespeare. Che pure non avendo mai visitato la città sull’acqua la descrisse mirabilmente nel Mercante di Venezia. Perché Venezia, in fondo, è una categoria dell’anima e ad ogni tour nel segno della letteratura si concede con gioia.
sabato 17 novembre 2007
Al via il collaudo del Ponte di Calatrava a Venezia!
Fonte: La Nuova
Il 19 novembre sarà il giorno della verità, perché avranno inizio le prove di carico sul Ponte di Calatrava: il test finale sulla tenuta delle rive alla gigantesca spinta della struttura metallica.
«Cassoni costruiti appositamente saranno riempiti con l’acqua del Canal Grande, fino a 300 metri cubi, per esercitare una pressione pari ad un massimo di 600 chili per metro quadro», spiega il direttore dei lavori, Roberto Casarin, «ovvero il peso di gradini, balaustre, corrimano e di un affollamento massimo di persone per metro. Non abbiamo alcun dubbio sulla tenuta dell’opera, ma certamente si tratta di un test importante, che ci impegnerà per almeno tre giorni, perché si tratta di riempire e svuotare più volte d’acqua i cassoni, per caricare il peso alternativamente su un lato e poi l’altro del ponte ed, infine, su tutta la struttura, fino ad esercitare una spinta pari a 1500 tonnellate su ogni riva. Siamo tranquilli: siamo già a mille tonnellate di spinta e abbiamo avuto un assestamento di 4 millimetri a fronte di 4 centimetri di tolleranza massima».
A dirigere le operazioni sarà l’ingegner Siviero, il professionista esterno, responsabile del collaudo. Nei prossimi giorni, il Comune dovrà decidere con Actv se e in che modo modificare il traffico acqueo durante le operazioni di collaudo: in teoria non è richiesto il blocco del transito sotto il ponte, ma resta da vedere se si vuole rischiare - se non un cedimento - quantomeno una «doccia» a chi passa in battello.
«Se si deciderà di sostendere il servizio tra Ferrovia e piazzale Roma», conclude Casarin, «sarà comunque per pochissime ore al giorno».
Il 19 novembre sarà il giorno della verità, perché avranno inizio le prove di carico sul Ponte di Calatrava: il test finale sulla tenuta delle rive alla gigantesca spinta della struttura metallica.
«Cassoni costruiti appositamente saranno riempiti con l’acqua del Canal Grande, fino a 300 metri cubi, per esercitare una pressione pari ad un massimo di 600 chili per metro quadro», spiega il direttore dei lavori, Roberto Casarin, «ovvero il peso di gradini, balaustre, corrimano e di un affollamento massimo di persone per metro. Non abbiamo alcun dubbio sulla tenuta dell’opera, ma certamente si tratta di un test importante, che ci impegnerà per almeno tre giorni, perché si tratta di riempire e svuotare più volte d’acqua i cassoni, per caricare il peso alternativamente su un lato e poi l’altro del ponte ed, infine, su tutta la struttura, fino ad esercitare una spinta pari a 1500 tonnellate su ogni riva. Siamo tranquilli: siamo già a mille tonnellate di spinta e abbiamo avuto un assestamento di 4 millimetri a fronte di 4 centimetri di tolleranza massima».
A dirigere le operazioni sarà l’ingegner Siviero, il professionista esterno, responsabile del collaudo. Nei prossimi giorni, il Comune dovrà decidere con Actv se e in che modo modificare il traffico acqueo durante le operazioni di collaudo: in teoria non è richiesto il blocco del transito sotto il ponte, ma resta da vedere se si vuole rischiare - se non un cedimento - quantomeno una «doccia» a chi passa in battello.
«Se si deciderà di sostendere il servizio tra Ferrovia e piazzale Roma», conclude Casarin, «sarà comunque per pochissime ore al giorno».
giovedì 15 novembre 2007
Inverno a Venezia!
Fonte: APT Venezia
Cento eventi in cinquanta luoghi di Venezia e del suo territorio: la quinta edizione di una grande rassegna proposta dall'Azienda di Promozione Turistica di Venezia di Venezia e da molti enti ed aziende pubbliche e private per la stagione invernale 2007-2008 (qui puoi scaricare il programma completo).
Sin dalla prima edizione, Inverno Veneziano ha cercato di raccontare Venezia in una stagione apparentemente più fredda, con i suoi luoghi, la sua storia, la sua arte, le sue consuetudini. Ha cercato di svelare le tradizioni natalizie più autentiche, le sonorità popolari che si tramandano, i repertori di musica sacra che emozionano, i palazzi, le ville e i giardini più affascinanti e forse meno noti. E lo ha fatto attraverso l'accurata selezione delle proposte che lo contraddistinguono dedicando la massima attenzione ai turisti come ai residenti, rinnovandosi nelle iniziative e nelle collaborazioni.
Inverno Veneziano, promosso dall'Azienda di Promozione Turistica di Venezia in collaborazione con la Provincia e il Comune di Venezia, le Municipalità, i Comuni della Riviera del Brenta, della Terra dei Tiepolo, di Quarto d'Altino e Marcon, le categorie economiche, i referenti culturali, le associazioni e gli sponsor, propone per l'edizione 2007 - 2008 importanti novità: la rassegna dedicata al gusto del cioccolato, delle spezie, del pepe e del tè elaborata con Slow Food, il Concerto di Natale a cura dell'Orchestra di Padova e del Veneto e il viaggio sonoro 'La Zampogna de' Pastori'.
Accanto ai nuovi contenuti, le prestigiose cornici: Palazzo Cavallo Franchetti a Venezia, Villa Settembrini e Villa Erizzo a Mestre. Un mix sapiente ed accurato che, in alternativa ad uno stile di vita dinamico e mutevole, rimanda ai pensieri e alla bellezza di una Città unica al mondo, ma soprattutto al tempo per se stessi e per gli altri, in sintonia con i momenti più significativi del Natale.
Cento eventi in cinquanta luoghi di Venezia e del suo territorio: la quinta edizione di una grande rassegna proposta dall'Azienda di Promozione Turistica di Venezia di Venezia e da molti enti ed aziende pubbliche e private per la stagione invernale 2007-2008 (qui puoi scaricare il programma completo).
Sin dalla prima edizione, Inverno Veneziano ha cercato di raccontare Venezia in una stagione apparentemente più fredda, con i suoi luoghi, la sua storia, la sua arte, le sue consuetudini. Ha cercato di svelare le tradizioni natalizie più autentiche, le sonorità popolari che si tramandano, i repertori di musica sacra che emozionano, i palazzi, le ville e i giardini più affascinanti e forse meno noti. E lo ha fatto attraverso l'accurata selezione delle proposte che lo contraddistinguono dedicando la massima attenzione ai turisti come ai residenti, rinnovandosi nelle iniziative e nelle collaborazioni.
Inverno Veneziano, promosso dall'Azienda di Promozione Turistica di Venezia in collaborazione con la Provincia e il Comune di Venezia, le Municipalità, i Comuni della Riviera del Brenta, della Terra dei Tiepolo, di Quarto d'Altino e Marcon, le categorie economiche, i referenti culturali, le associazioni e gli sponsor, propone per l'edizione 2007 - 2008 importanti novità: la rassegna dedicata al gusto del cioccolato, delle spezie, del pepe e del tè elaborata con Slow Food, il Concerto di Natale a cura dell'Orchestra di Padova e del Veneto e il viaggio sonoro 'La Zampogna de' Pastori'.
Accanto ai nuovi contenuti, le prestigiose cornici: Palazzo Cavallo Franchetti a Venezia, Villa Settembrini e Villa Erizzo a Mestre. Un mix sapiente ed accurato che, in alternativa ad uno stile di vita dinamico e mutevole, rimanda ai pensieri e alla bellezza di una Città unica al mondo, ma soprattutto al tempo per se stessi e per gli altri, in sintonia con i momenti più significativi del Natale.
martedì 13 novembre 2007
Nuovi parchi e un bosco: Venezia-Marghera sarà "Polmone Verde"!
Fonte: Provincia di Venezia
Saranno completati entro sei anni i lavori per dare un nuovo volto alle aree di Malcontenta, Fusina e Porto Marghera. Miglioramenti dal punto di vista ambientale, idraulico e della viabilità.
La Provincia di Venezia nei prossimi anni vedrà incrementare il proprio cospicuo patrimonio ambientale grazie al progetto di riqualificazione dei Canali di Porto Marghera, dell’Area dei Moranzani, di Malcontenta e Fusina. Non è un’utopia, ma un progetto ben definito, interamente finanziato e dotato di un cronoprogramma. L’accordo, sottoscritto da Ministero dell’Ambiente, Regione Veneto, Provincia di Venezia, Comune di Venezia, Municipalità di Marghera, Autorità portuale, Magistrato alle Acque, prevede di rendere nuovamente navigabili i canali di Porto Marghera. Per farlo saranno asportati dai fondali due milioni di metri cubi di fanghi che saranno trasformati ed utilizzati per opere fondamentali onde ridisegnare tutta l’area di Malcontenta. Questo importantissimo accordo di programma consentirà di riqualificare l’intera area dal punto di vista ambientale, idraulico e viabilistico. Il progetto prevede l’interramento di quattro elettrodotti, la creazione del parco umido del Lusore, la liberazione dell’area San Marco Petroli dove sarà realizzato un grande parco urbano, la realizzazione del parco Brombeo, che diventerà il bosco di Marghera, la sistemazione a parco del Vallone Moranzani e la ristrutturazione dell’assetto viario dell’intera zona. La Provincia è fortemente convinta che questa area in particolare, e la Città di Venezia-Mestre più in generale, possano scoprire, attraverso questo intervento, il ruolo sociale, culturale ed in un certo senso turistico di questa parte della terraferma veneziana. Lo spirito, che ha animato la definizione dell’Accordo di Programma, rappresenta la voglia di una città, Venezia, abituata storicamente al senso del bello e dell’accoglienza di non contemplarsi, ma di migliorare e crescere per garantire condizioni di vita sempre migliori ai propri residenti ed occasioni di “nuove scoperte” a turisti e visitatori.
Trasformare un pezzo di territorio storicamente sacrificato alla produzione in un grande polmone verde, in un bosco urbano, è la migliore rappresentazione di quel modello di sviluppo sostenibile attraverso il quale intendiamo innalzare il livello di qualità della vita dei cittadini della Provincia di Venezia.
I lavori per realizzare il nuovo volto dell’area di Malcontenta e Fusina e, in parte, di Porto Marghera, sono appena iniziati e troveranno completamento entro il 2013.
Saranno completati entro sei anni i lavori per dare un nuovo volto alle aree di Malcontenta, Fusina e Porto Marghera. Miglioramenti dal punto di vista ambientale, idraulico e della viabilità.
La Provincia di Venezia nei prossimi anni vedrà incrementare il proprio cospicuo patrimonio ambientale grazie al progetto di riqualificazione dei Canali di Porto Marghera, dell’Area dei Moranzani, di Malcontenta e Fusina. Non è un’utopia, ma un progetto ben definito, interamente finanziato e dotato di un cronoprogramma. L’accordo, sottoscritto da Ministero dell’Ambiente, Regione Veneto, Provincia di Venezia, Comune di Venezia, Municipalità di Marghera, Autorità portuale, Magistrato alle Acque, prevede di rendere nuovamente navigabili i canali di Porto Marghera. Per farlo saranno asportati dai fondali due milioni di metri cubi di fanghi che saranno trasformati ed utilizzati per opere fondamentali onde ridisegnare tutta l’area di Malcontenta. Questo importantissimo accordo di programma consentirà di riqualificare l’intera area dal punto di vista ambientale, idraulico e viabilistico. Il progetto prevede l’interramento di quattro elettrodotti, la creazione del parco umido del Lusore, la liberazione dell’area San Marco Petroli dove sarà realizzato un grande parco urbano, la realizzazione del parco Brombeo, che diventerà il bosco di Marghera, la sistemazione a parco del Vallone Moranzani e la ristrutturazione dell’assetto viario dell’intera zona. La Provincia è fortemente convinta che questa area in particolare, e la Città di Venezia-Mestre più in generale, possano scoprire, attraverso questo intervento, il ruolo sociale, culturale ed in un certo senso turistico di questa parte della terraferma veneziana. Lo spirito, che ha animato la definizione dell’Accordo di Programma, rappresenta la voglia di una città, Venezia, abituata storicamente al senso del bello e dell’accoglienza di non contemplarsi, ma di migliorare e crescere per garantire condizioni di vita sempre migliori ai propri residenti ed occasioni di “nuove scoperte” a turisti e visitatori.
Trasformare un pezzo di territorio storicamente sacrificato alla produzione in un grande polmone verde, in un bosco urbano, è la migliore rappresentazione di quel modello di sviluppo sostenibile attraverso il quale intendiamo innalzare il livello di qualità della vita dei cittadini della Provincia di Venezia.
I lavori per realizzare il nuovo volto dell’area di Malcontenta e Fusina e, in parte, di Porto Marghera, sono appena iniziati e troveranno completamento entro il 2013.
lunedì 12 novembre 2007
Venezia: controllo della velocità in Canal Grande!
Fonte: Informavenezia
La Formula uno in Canal Grande, a Venezia, ha i giorni contati!
Per contrastare gli eccessi di velocità e le altre infrazioni commesse dalle imbarcazioni che attraversano la principale via d’acqua cittadina, è operativo da ieri Argos, un sistema automatico di controllo e gestione del traffico acqueo.
Grazie ad Argos, ogni imbarcazione che entrerà in canale sarà seguita costantemente, ed in tempo reale, dalla centrale operativa della Polizia Municipale di Venezia che potrà vedere la sua velocità punto per punto. Qualora venissero rilevate infrazioni sarà avvisata la pattuglia più vicina per elevare la contravvenzione.
Multe più sicure, quindi, ma nel contempo più giuste: Argos infatti fornisce anche la velocità media dei natanti, consentendo di verificare se il superamento dei limiti sia dovuto a circostanze passeggere, che non saranno punite, o alla deliberata scelta di viaggiare troppo velocemente.
La Formula uno in Canal Grande, a Venezia, ha i giorni contati!
Per contrastare gli eccessi di velocità e le altre infrazioni commesse dalle imbarcazioni che attraversano la principale via d’acqua cittadina, è operativo da ieri Argos, un sistema automatico di controllo e gestione del traffico acqueo.
Grazie ad Argos, ogni imbarcazione che entrerà in canale sarà seguita costantemente, ed in tempo reale, dalla centrale operativa della Polizia Municipale di Venezia che potrà vedere la sua velocità punto per punto. Qualora venissero rilevate infrazioni sarà avvisata la pattuglia più vicina per elevare la contravvenzione.
Multe più sicure, quindi, ma nel contempo più giuste: Argos infatti fornisce anche la velocità media dei natanti, consentendo di verificare se il superamento dei limiti sia dovuto a circostanze passeggere, che non saranno punite, o alla deliberata scelta di viaggiare troppo velocemente.
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domenica 11 novembre 2007
Il Teatro Toniolo a Venezia Mestre!
Fonte: La rivista di Venezia
Il Teatro Toniolo di Venezia Mestre, in testa alle graduatorie nazionali tra le strutture della categoria, dà gli
ultimi ritocchi alla stagione di prosa 2007/2008.
Il sipario si alzerà il 14 novembre, con uno spettacolo di Luca Barbareschi. Ma dal 2 ottobre, è corsa al
rinnovo dell’abbonamento.
Martedì 19 giugno, infatti, è stata presentata la stagione di prosa 2007/2008 del Teatro Toniolo. La stagione teatrale conclusa è stata di grande successo sia per la qualità della programmazione proposta che per la quantità di spettatori.
Ben 85mila, infatti le presenze: un risultato tale da assicurare al teatro di Mestre l’ottavo posto nella classifica nazionale dei teatri dai 500 ai 900 posti. Necessario quindi non tradire le aspettative del pubblico e offrire proposte di sicuro successo. La stagione si inaugurerà il 14 novembre con Luca Barbareschi ne “Il sogno del principe di Salina: l’ultimo Gattopardo”, liberamente ispirato alle lettere di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Seguiranno due suggestive proposte nel percorso delle tre giornate “Il sorriso di Daphne” con Vittorio Franceschi, Laura Curino e Laura Pluripremiato, lavoro su un tema di scottante attualità e la variante di “Lunemburg” fabula in musica inter-
pretata da Milva con melodie e direzione di Valter Sivilotti.
Due le proposte goldoniane: “La famiglia dell’antiquario” con Eros Pagni Gaia Aprea e il “Sior Todaro Brontolon” con Giulio Bosetti diretto da Giuseppe Emiliani.
Due le sorprese di grande richiamo per tutti “Tre metri sopra il cielo” commedia musicale di Federico Moccia e Mauro Simone e “Why” di Daniel Ezralow.
Ricca di fascino anche la stagione di danza, che debutterà con “Romeo e Giulietta” del Corpo di ballo del Russian State Ballet of Siberia, cui seguiranno, “Bolero” e “Carmen”.
Poi ancora “Faust” di Goethe con Glauco Mauri e Roberto Sturno, Isa Danieli in “Madre coraggio” e Alessandro Gassman attore e regista ne “La parola ai giurati”.
Il Teatro Toniolo di Venezia Mestre, in testa alle graduatorie nazionali tra le strutture della categoria, dà gli
ultimi ritocchi alla stagione di prosa 2007/2008.
Il sipario si alzerà il 14 novembre, con uno spettacolo di Luca Barbareschi. Ma dal 2 ottobre, è corsa al
rinnovo dell’abbonamento.
Martedì 19 giugno, infatti, è stata presentata la stagione di prosa 2007/2008 del Teatro Toniolo. La stagione teatrale conclusa è stata di grande successo sia per la qualità della programmazione proposta che per la quantità di spettatori.
Ben 85mila, infatti le presenze: un risultato tale da assicurare al teatro di Mestre l’ottavo posto nella classifica nazionale dei teatri dai 500 ai 900 posti. Necessario quindi non tradire le aspettative del pubblico e offrire proposte di sicuro successo. La stagione si inaugurerà il 14 novembre con Luca Barbareschi ne “Il sogno del principe di Salina: l’ultimo Gattopardo”, liberamente ispirato alle lettere di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Seguiranno due suggestive proposte nel percorso delle tre giornate “Il sorriso di Daphne” con Vittorio Franceschi, Laura Curino e Laura Pluripremiato, lavoro su un tema di scottante attualità e la variante di “Lunemburg” fabula in musica inter-
pretata da Milva con melodie e direzione di Valter Sivilotti.
Due le proposte goldoniane: “La famiglia dell’antiquario” con Eros Pagni Gaia Aprea e il “Sior Todaro Brontolon” con Giulio Bosetti diretto da Giuseppe Emiliani.
Due le sorprese di grande richiamo per tutti “Tre metri sopra il cielo” commedia musicale di Federico Moccia e Mauro Simone e “Why” di Daniel Ezralow.
Ricca di fascino anche la stagione di danza, che debutterà con “Romeo e Giulietta” del Corpo di ballo del Russian State Ballet of Siberia, cui seguiranno, “Bolero” e “Carmen”.
Poi ancora “Faust” di Goethe con Glauco Mauri e Roberto Sturno, Isa Danieli in “Madre coraggio” e Alessandro Gassman attore e regista ne “La parola ai giurati”.
Il Palazzo Patriarcale di Venezia si apre ai visitatori!
Fonte: Finesettimana
Il Patriarca di Venezia apre la propria casa ai visitatori, accogliendoli nelle sale che egli stesso utilizza nella vita di tutti i giorni per incontri ufficiali, pubblici e privati.
Occasione assolutamente unica, sarà possibile essere accolti e guidati nelle sale del Palazzo Patriarcale, adiacente alla Basilica di San Marco in piazzetta dei Leoncini, ogni venerdì a partire da venerdì 9 novembre 2007.
Nel Palazzo (opera della prima metà dell’Ottocento dell’architetto Lorenzo Santi, i cui restauri sono appena terminati) è visibile una collezione che raccoglie opere dal Quattrocento all’Ottocento, provenienti soprattutto da chiese soppresse o non più aperte al culto, oltre a donazioni e prestiti temporanei.
Fra le numerose opere il nucleo principale è costituito dal ciclo di tele sulle Storie di Santa Caterina d’Alessandria proveniente dalla chiesa veneziana omonima e di proprietà della Soprintendenza per il Polo Museale veneziano, realizzato da Jacopo Tintoretto e bottega.
Accanto a queste sono visibili la Natività di Giambattista Tiepolo, della Basilica di San Marco, ed altre significative tele di Palma il Giovane.
Nell’insieme, si tratta di un nucleo prestigioso che, con altri esempi in parte inediti e sconosciuti, rende la visita al palazzo un evento straordinario. Ma inedita è anche la preziosa opportunità di visitare i luoghi privati e pubblici del Patriarca di Venezia come la Sala del Tintoretto (che ospita il ciclo di Santa Caterina), la Sala da pranzo, la Sala dei Banchetti, il Vestibolo, lo Studio, la Sala dei Papi e la Galleria dei Patriarchi, la Cappella privata, oltre all’appartamento che fu del patriarca Luigi Sarto, poi Papa San Pio X che qui abitò dal 1894 al 1903, che ospita alcuni suoi ricordi personali.
Le visite si svolgono durante tre turni: ore 15.00 / ore 16.00 / ore 17.00, e per partecipare è richiesta puntalità e la prenotazione presso l’Ufficio Pastorale del Turismo.
La visita parte dal Museo Diocesano, dove va acquistato il biglietto, e dura 1 ora. Il biglietto € 10,00 consente anche la visita libera al Museo Diocesano, usufruibile anche in un’altra data – ingresso gratuito ai bambini fino ai 5 anni - non sono previste altre riduzioni o gratuità.
Il Patriarca di Venezia apre la propria casa ai visitatori, accogliendoli nelle sale che egli stesso utilizza nella vita di tutti i giorni per incontri ufficiali, pubblici e privati.
Occasione assolutamente unica, sarà possibile essere accolti e guidati nelle sale del Palazzo Patriarcale, adiacente alla Basilica di San Marco in piazzetta dei Leoncini, ogni venerdì a partire da venerdì 9 novembre 2007.
Nel Palazzo (opera della prima metà dell’Ottocento dell’architetto Lorenzo Santi, i cui restauri sono appena terminati) è visibile una collezione che raccoglie opere dal Quattrocento all’Ottocento, provenienti soprattutto da chiese soppresse o non più aperte al culto, oltre a donazioni e prestiti temporanei.
Fra le numerose opere il nucleo principale è costituito dal ciclo di tele sulle Storie di Santa Caterina d’Alessandria proveniente dalla chiesa veneziana omonima e di proprietà della Soprintendenza per il Polo Museale veneziano, realizzato da Jacopo Tintoretto e bottega.
Accanto a queste sono visibili la Natività di Giambattista Tiepolo, della Basilica di San Marco, ed altre significative tele di Palma il Giovane.
Nell’insieme, si tratta di un nucleo prestigioso che, con altri esempi in parte inediti e sconosciuti, rende la visita al palazzo un evento straordinario. Ma inedita è anche la preziosa opportunità di visitare i luoghi privati e pubblici del Patriarca di Venezia come la Sala del Tintoretto (che ospita il ciclo di Santa Caterina), la Sala da pranzo, la Sala dei Banchetti, il Vestibolo, lo Studio, la Sala dei Papi e la Galleria dei Patriarchi, la Cappella privata, oltre all’appartamento che fu del patriarca Luigi Sarto, poi Papa San Pio X che qui abitò dal 1894 al 1903, che ospita alcuni suoi ricordi personali.
Le visite si svolgono durante tre turni: ore 15.00 / ore 16.00 / ore 17.00, e per partecipare è richiesta puntalità e la prenotazione presso l’Ufficio Pastorale del Turismo.
La visita parte dal Museo Diocesano, dove va acquistato il biglietto, e dura 1 ora. Il biglietto € 10,00 consente anche la visita libera al Museo Diocesano, usufruibile anche in un’altra data – ingresso gratuito ai bambini fino ai 5 anni - non sono previste altre riduzioni o gratuità.
sabato 10 novembre 2007
Il museo ebraico a Venezia!
Fonte: La Rivista di Venezia
Se qualcuno volesse, una volta giunto a Venezia, coglierne la sua essenza cosmopolita, i suoi molti mondi possibili, i suoi angoli raccolti e magici, non avrebbe che da fare pochi passi: all’uscita della stazione ferroviaria, percorsa la nobile Lista di Spagna ed attraversato il Ponte delle Guglie, troverai le indicazioni per il Ghetto, il luogo in cui per quasi 300 anni furono confinati gli ebrei provenienti da diverse parti del mondo. Il ghetto di Venezia con il tempo divenne un vivace centro commerciale, religioso e culturale.
Comunità tedesche, francesi, italiane spagnole e levantine, abitarono questo quartiere della Citta, ognuna facendo erigere nel XVI secolo la propria sinagoga, sino al cadere della Repubblica, nel 1797.
Ancor oggi il ghetto è il centro pulsante della vita della Comunità ebraica veneziana, luogo di esperienza e di memoria, di passato, di presente, di sogno e realtà.
Qui negli anni ’50 è nato il Museo Ebraico di Venezia che con il tempo è divenuto un riconosciuto punto d’incontro per quanti, a diverso livello, si interessano di ebraismo.
In questo senso la prima domenica di settembre segna un appuntamento imperdibile: l’ottava Giornata Europea della Cultura Ebraica, dal titolo “Sentieri e Parole”, che permetterà di visitare gratuitamente museo e sinagoghe e di partecipare a tutte le manifestazioni che saranno proposte.
In questa occasione saranno offerti a bambini e ragazzi momenti didattici che permetteranno di avvicinarsi alla cultura ebraica vivendola come attori in un’atmosfera giocosa.
La recente creazione di un’area didattica multifunzionale ha infatti permesso allo staff dei progetti educativi del museo di proporre attività circa le maggiori festività ebraiche, le favole e le leggende ebraiche e di dedicarsi con passione al delicato tema della didattica della Shoah.
Se qualcuno volesse, una volta giunto a Venezia, coglierne la sua essenza cosmopolita, i suoi molti mondi possibili, i suoi angoli raccolti e magici, non avrebbe che da fare pochi passi: all’uscita della stazione ferroviaria, percorsa la nobile Lista di Spagna ed attraversato il Ponte delle Guglie, troverai le indicazioni per il Ghetto, il luogo in cui per quasi 300 anni furono confinati gli ebrei provenienti da diverse parti del mondo. Il ghetto di Venezia con il tempo divenne un vivace centro commerciale, religioso e culturale.
Comunità tedesche, francesi, italiane spagnole e levantine, abitarono questo quartiere della Citta, ognuna facendo erigere nel XVI secolo la propria sinagoga, sino al cadere della Repubblica, nel 1797.
Ancor oggi il ghetto è il centro pulsante della vita della Comunità ebraica veneziana, luogo di esperienza e di memoria, di passato, di presente, di sogno e realtà.
Qui negli anni ’50 è nato il Museo Ebraico di Venezia che con il tempo è divenuto un riconosciuto punto d’incontro per quanti, a diverso livello, si interessano di ebraismo.
In questo senso la prima domenica di settembre segna un appuntamento imperdibile: l’ottava Giornata Europea della Cultura Ebraica, dal titolo “Sentieri e Parole”, che permetterà di visitare gratuitamente museo e sinagoghe e di partecipare a tutte le manifestazioni che saranno proposte.
In questa occasione saranno offerti a bambini e ragazzi momenti didattici che permetteranno di avvicinarsi alla cultura ebraica vivendola come attori in un’atmosfera giocosa.
La recente creazione di un’area didattica multifunzionale ha infatti permesso allo staff dei progetti educativi del museo di proporre attività circa le maggiori festività ebraiche, le favole e le leggende ebraiche e di dedicarsi con passione al delicato tema della didattica della Shoah.
venerdì 9 novembre 2007
La qualificazione del waterfront a Venezia Marghera
Fonte: La Rivista di Venezia
Venezia può ritrovare la propria vocazione internazionale guardando ad Est come ai tempi di Marco Polo.
Riformulando gli spazi del waterfront lagunare per puntare su innovazione, economia delle conoscenze e infrastrutture materiali e immateriali.
Il ponte tra la tradizione culturale veneziana e l’antica propensione al business internazionale, è stato gettato dal progetto “Città della Musica – Music City Mall”, ambizioso e articolato piano di ristrutturazione che porta la firma di Nova Marghera (Gruppo Guaraldo) e che ridisegnerà il profilo dell’area industriale con l’appeal della tecnologia multimediale applicata alla musica. Il cantiere, assicurano i vertici di Guaraldo, partirà se non ci lavori in circa due anni.
L’intervento complessivo prevede, infatti, la trasformazione dell’ex magazzino fertilizzanti Agrimont, una superficie di 11.600 mq ora esempio di fatiscente archeologia industriale, in un moderno polo d’eccellenza per la produzione musicale e multimediale oltre che centro servizi per attività e tempo libero dedicati allo spettacolo.
“Il progetto della ‘Città della Musica’ – spiega Adriana Marinese, che insieme al marito Lorenzo ha portato a completamento il progetto Vega, la CITY di Venezia, oltre 60.000 mq di uffici – nasce tre anni fa dall’esigenza di fornire servizi di qualità al territorio valorizzando l’area industriale di Venezia - Marghera e del waterfront affacciato sulla Laguna.
L’obiettivo, una volta realizzato il Music City Mall – prosegue - sarà rendere il centro d’eccellenza un polo attrattivo per realtà internazionali di settore provenienti dall’Est europeo e dall’Asia che vogliano insediarsi e operare in questo territorio.
In questo modo Venezia diverrebbe perno di sviluppo economico nel campo musicale, ritrovando una centralità rispetto al Mediterraneo e una sponda sul versante orientale”.
Il Music City Mall di Marghera, nelle intenzioni del gruppo Guaraldo, esplorerà territori innovativi nella produzione multimediale sonora spaziando dall’ars electronica al sound design con audio post production.
Venezia può ritrovare la propria vocazione internazionale guardando ad Est come ai tempi di Marco Polo.
Riformulando gli spazi del waterfront lagunare per puntare su innovazione, economia delle conoscenze e infrastrutture materiali e immateriali.
Il ponte tra la tradizione culturale veneziana e l’antica propensione al business internazionale, è stato gettato dal progetto “Città della Musica – Music City Mall”, ambizioso e articolato piano di ristrutturazione che porta la firma di Nova Marghera (Gruppo Guaraldo) e che ridisegnerà il profilo dell’area industriale con l’appeal della tecnologia multimediale applicata alla musica. Il cantiere, assicurano i vertici di Guaraldo, partirà se non ci lavori in circa due anni.
L’intervento complessivo prevede, infatti, la trasformazione dell’ex magazzino fertilizzanti Agrimont, una superficie di 11.600 mq ora esempio di fatiscente archeologia industriale, in un moderno polo d’eccellenza per la produzione musicale e multimediale oltre che centro servizi per attività e tempo libero dedicati allo spettacolo.
“Il progetto della ‘Città della Musica’ – spiega Adriana Marinese, che insieme al marito Lorenzo ha portato a completamento il progetto Vega, la CITY di Venezia, oltre 60.000 mq di uffici – nasce tre anni fa dall’esigenza di fornire servizi di qualità al territorio valorizzando l’area industriale di Venezia - Marghera e del waterfront affacciato sulla Laguna.
L’obiettivo, una volta realizzato il Music City Mall – prosegue - sarà rendere il centro d’eccellenza un polo attrattivo per realtà internazionali di settore provenienti dall’Est europeo e dall’Asia che vogliano insediarsi e operare in questo territorio.
In questo modo Venezia diverrebbe perno di sviluppo economico nel campo musicale, ritrovando una centralità rispetto al Mediterraneo e una sponda sul versante orientale”.
Il Music City Mall di Marghera, nelle intenzioni del gruppo Guaraldo, esplorerà territori innovativi nella produzione multimediale sonora spaziando dall’ars electronica al sound design con audio post production.
giovedì 8 novembre 2007
Venezia: osterie e dintorni!
Fonte: Teodolinda
Perdersi tra le calli e i campielli di Venezia è un’esperienza bellissima. Perdersi tra i suoi ristoranti, un po’ meno.
La fortunata guida di Michela Scibilia, giunta ormai alla quarta edizione, da più di dieci anni orienta i foresti (ma non solo) nel labirinto pieno di insidie del mangiare e bere veneziani.
Tra queste pagine potrete scegliere il locale più adatto al vostro palato e alle vostre tasche: un’osteria per una buona ombra e un cicheto di qualità, una trattoria dove spendere poco e mangiare molto, un ristorante tradizionale ma con un pizzico di originalità o uno di altissimo livello con un prezzo di conseguenza.
Centoquarantanove indirizzi, tutti sperimentati personalmente dall’autrice, commentati con puntiglio e ironia, corredati di foto, numeri di telefono, giorni di chiusura e prezzi, per evitare brutte sorprese al momento del conto.
Un glossario venexian dei termini più usati, accompagnato da immagini esemplificative, vi aiuterà a raccapezzarvi tra garùsoli, schìe e caparòsoli, offrendovi uno spaccato del
particolarissimo mondo lagunare.
Una mappa completa e dettagliata della città vi permetterà di scovare anche l’osteria più nascosta e,
soprattutto, di tornare in albergo dopo esserci stati.
In "Venezia: Osterie e dintorni" troverete i suggerimenti, le preferenze e anche le perplessità di una persona che vive, lavora e mangia a Venezia.
Solo una cosa non troverete: “consigli interessati” e inserzioni a pagamento.
In questa nuova edizione sono stati aggiunti alcuni locali dell'entroterra e delle isole.
La guida, edita da Vianello Libri, non ha nessun tipo di pubblicità e sponsorizzazione e si può acquistare on line su ibs.it.
Buon appetito!
Perdersi tra le calli e i campielli di Venezia è un’esperienza bellissima. Perdersi tra i suoi ristoranti, un po’ meno.
La fortunata guida di Michela Scibilia, giunta ormai alla quarta edizione, da più di dieci anni orienta i foresti (ma non solo) nel labirinto pieno di insidie del mangiare e bere veneziani.
Tra queste pagine potrete scegliere il locale più adatto al vostro palato e alle vostre tasche: un’osteria per una buona ombra e un cicheto di qualità, una trattoria dove spendere poco e mangiare molto, un ristorante tradizionale ma con un pizzico di originalità o uno di altissimo livello con un prezzo di conseguenza.
Centoquarantanove indirizzi, tutti sperimentati personalmente dall’autrice, commentati con puntiglio e ironia, corredati di foto, numeri di telefono, giorni di chiusura e prezzi, per evitare brutte sorprese al momento del conto.
Un glossario venexian dei termini più usati, accompagnato da immagini esemplificative, vi aiuterà a raccapezzarvi tra garùsoli, schìe e caparòsoli, offrendovi uno spaccato del
particolarissimo mondo lagunare.
Una mappa completa e dettagliata della città vi permetterà di scovare anche l’osteria più nascosta e,
soprattutto, di tornare in albergo dopo esserci stati.
In "Venezia: Osterie e dintorni" troverete i suggerimenti, le preferenze e anche le perplessità di una persona che vive, lavora e mangia a Venezia.
Solo una cosa non troverete: “consigli interessati” e inserzioni a pagamento.
In questa nuova edizione sono stati aggiunti alcuni locali dell'entroterra e delle isole.
La guida, edita da Vianello Libri, non ha nessun tipo di pubblicità e sponsorizzazione e si può acquistare on line su ibs.it.
Buon appetito!
Le radici di Venezia: le strade e gli insediamenti romani.
Fonte: APT Venezia
Un itinerario archeologico in Provincia di Venezia è un percorso nella storia più antica dell'area, a ritroso verso i tempi degli antichi Veneti, dei Romani e anche dei fondatori di Venezia.
La zona fu infatti abitata dagli antichi Veneti e poi colonizzata dai Romani; nel I sec. a. C. venne dato il nome di Venetia et Histria ad una regione amministrativa che comprendeva l'attuale Triveneto e l'Istria (tale rimase anche sotto l'impero romano d'oriente), e queste terre furono al centro di traffici e di trasporti, grazie alle vie terrestri e ai corsi d'acqua.
Il pieno inserimento del Veneto nell'Italia romana si ha con la promozione di una densa rete di centri urbani di diversa origine come: Adria, Este, Verona, Padova, Chioggia, Altino, Concordia e, a est, Aquileia.
Il processo di romanizzazione interessò tutto il Veneto, zona dopo zona, e comportò la costruzione di lunghe e importanti strade, e di opere di organizzazione del territorio.
Fra queste, la più importante è la centuriazione, costituita da un reticolo di strade o corsi d'acqua perpendicolari fra loro che delimitavano grandi quadrati di terreno solitamente di circa 720 metri di lato, chiamati centurie. Il terreno all'interno delle centurie era suddiviso in appezzamenti che venivano poi assegnati ai coloni. Le strade che delimitavano le centurie erano chiamate decumani e cardini.
Si distinguono il decumano ed il cardine massimi che usualmente avevano una larghezza maggiore delle altre strade. Le centuriazioni si sono diffuse in vaste aree dell'impero romano ed il loro reticolo si è impresso nel paesaggio agrario del Veneto costituendo una delle testimonianze archeologiche più imponenti della civiltà romana.
Un itinerario archeologico in Provincia di Venezia è un percorso nella storia più antica dell'area, a ritroso verso i tempi degli antichi Veneti, dei Romani e anche dei fondatori di Venezia.
La zona fu infatti abitata dagli antichi Veneti e poi colonizzata dai Romani; nel I sec. a. C. venne dato il nome di Venetia et Histria ad una regione amministrativa che comprendeva l'attuale Triveneto e l'Istria (tale rimase anche sotto l'impero romano d'oriente), e queste terre furono al centro di traffici e di trasporti, grazie alle vie terrestri e ai corsi d'acqua.
Il pieno inserimento del Veneto nell'Italia romana si ha con la promozione di una densa rete di centri urbani di diversa origine come: Adria, Este, Verona, Padova, Chioggia, Altino, Concordia e, a est, Aquileia.
Il processo di romanizzazione interessò tutto il Veneto, zona dopo zona, e comportò la costruzione di lunghe e importanti strade, e di opere di organizzazione del territorio.
Fra queste, la più importante è la centuriazione, costituita da un reticolo di strade o corsi d'acqua perpendicolari fra loro che delimitavano grandi quadrati di terreno solitamente di circa 720 metri di lato, chiamati centurie. Il terreno all'interno delle centurie era suddiviso in appezzamenti che venivano poi assegnati ai coloni. Le strade che delimitavano le centurie erano chiamate decumani e cardini.
Si distinguono il decumano ed il cardine massimi che usualmente avevano una larghezza maggiore delle altre strade. Le centuriazioni si sono diffuse in vaste aree dell'impero romano ed il loro reticolo si è impresso nel paesaggio agrario del Veneto costituendo una delle testimonianze archeologiche più imponenti della civiltà romana.
mercoledì 7 novembre 2007
Cinque itinerari naturalistici per conoscere meglio il territorio della Laguna di Venezia!
Fonte: Provincia di Venezia
Tra le prime iniziative attivate da Bike Office, l'ufficio della Provincia di Venezia nato con il compito di coordinare le attività dei vari assessorati, e che cerca inoltre di porsi come punto di riferimento per i Comuni della provincia per sviluppare la mobilità ciclistica a tutti i livelli, ecco le prime realizzazioni della collana di itinerari naturalistici da fare in bici, attraverso straordinari e poco conosciuti ambienti delle terre della provincia di Venezia. Le bellissime mappe, ricche di riferimenti storici, informazioni utili e curiosità, si possono ora scaricare e stampare, dalla pagina Pubblicazioni del sito della Provincia di Venezia.
In bici nel parco dei fiumi Reghena e Lemene e dei laghi di Cinto.
Il parco fluviale, di recente istituzione, è l'espressione più suggestiva delle caratteristiche ambientali dell'area orientale della provincia, e senz'altro anche una delle zone più importanti dal punto di vista naturalistico di tutta la Provincia. Ad esso si affianca la visita alla cittadina di “Portogruaro, città d'arte e di leggende”, per concludersi con i mulini di Stalis, La Sega e Boldara. Il percorso, di 37 Km, offre una inusuale varietà di paesaggi e manufatti; da non perdere la bella Abbazia di Sesto al Reghena.
In bici lungo il Piave e la Laguna del Mort.
65 Km di percorso tra le anse del Piave nell'area del sandonatese. Dal placido paesaggio delle bonifiche che hanno interessato questi luoghi tra '800 e '900, fino all'inconsueto paesaggio lagunare del Mort tra Eraclea Mare e la foce del Piave a Cortellazzo, l'itinerario presenta elementi naturalistici d'interesse sia nella vegetazione lussureggiante lungo il fiume sia nella fauna del luogo, dove si registra una forte presenza di usignoli, fringuelli, picchi, pettirossi, gallinelle d'acqua e cuculi.
In bici dalla Brenta all'Adige per i vecchi canali.
Da Sant'Anna di Chioggia passando tra argini e campagne con i loro antichi casoni, alla selva del Bosco Nordio, alle rive sud del Brenta, i percorsi, di 37 Km, puntano a valorizzare il patrimonio delle terre di Chioggia, delle dune alla foce del Brenta, a ridosso dell'isola Verde e di un patrimonio boschivo tra i più ricchi di lecci e pini domestici. Una scheda sugli ortaggi tipici, una sulle opportunità di pernottamento, informazioni turistiche e punti di ristoro, completa l'esperienza di questo viaggio dalla Brenta all'Adige.
In bici nelle isole della Laguna di Venezia.
Dall'Orto di Venezia, cioè l'isola di Sant'Erasmo al Lido di Venezia, a Pellestrina, i tre itinerari coprono 35 Km, consentendo una visita suggestiva, oltre gli schemi del turismo d'assalto. Un salto nella meno nota area di Ca' Roman, interessante per le nidificazioni di alcune specie di uccelli e un altro agli Alberoni, area protetta del WWF, il percorso non finisce mai di stupire.
In bici lungo l'itinerario naturalistico del fiume Muson.
L'itinerario inizia dal centro di Mirano, per dirigersi a nord verso il corso del Muson, fiume di risorgiva che nasce a S. Martino di Lupari e ne segue il cammino entrando nelle aree dell'entroterra veneziano a confine con quello padovano, in una zona caratterizzata da una campagna che presenta molti lacerti del tessuto agricolo tipico del dopoguerra, con boschi, siepi e una fitta rete di canali di scolo. Tra i manufatti, il Castello di Stigliano, che con i castelli di Mirano e Noale, costituisce i “serragi del Muson”, una importante struttura difensiva risalente al XV secolo. Significativa la presenza architettonica, con numerose strutture di pregio. La vegetazione del fiume si caratterizza per una forte presenza del salice bianco, equiseto e ninfee. Tra la fauna, rane, testuggini palustri, gallinelle d'acqua e aironi cinerini.
Tra le prime iniziative attivate da Bike Office, l'ufficio della Provincia di Venezia nato con il compito di coordinare le attività dei vari assessorati, e che cerca inoltre di porsi come punto di riferimento per i Comuni della provincia per sviluppare la mobilità ciclistica a tutti i livelli, ecco le prime realizzazioni della collana di itinerari naturalistici da fare in bici, attraverso straordinari e poco conosciuti ambienti delle terre della provincia di Venezia. Le bellissime mappe, ricche di riferimenti storici, informazioni utili e curiosità, si possono ora scaricare e stampare, dalla pagina Pubblicazioni del sito della Provincia di Venezia.
In bici nel parco dei fiumi Reghena e Lemene e dei laghi di Cinto.
Il parco fluviale, di recente istituzione, è l'espressione più suggestiva delle caratteristiche ambientali dell'area orientale della provincia, e senz'altro anche una delle zone più importanti dal punto di vista naturalistico di tutta la Provincia. Ad esso si affianca la visita alla cittadina di “Portogruaro, città d'arte e di leggende”, per concludersi con i mulini di Stalis, La Sega e Boldara. Il percorso, di 37 Km, offre una inusuale varietà di paesaggi e manufatti; da non perdere la bella Abbazia di Sesto al Reghena.
In bici lungo il Piave e la Laguna del Mort.
65 Km di percorso tra le anse del Piave nell'area del sandonatese. Dal placido paesaggio delle bonifiche che hanno interessato questi luoghi tra '800 e '900, fino all'inconsueto paesaggio lagunare del Mort tra Eraclea Mare e la foce del Piave a Cortellazzo, l'itinerario presenta elementi naturalistici d'interesse sia nella vegetazione lussureggiante lungo il fiume sia nella fauna del luogo, dove si registra una forte presenza di usignoli, fringuelli, picchi, pettirossi, gallinelle d'acqua e cuculi.
In bici dalla Brenta all'Adige per i vecchi canali.
Da Sant'Anna di Chioggia passando tra argini e campagne con i loro antichi casoni, alla selva del Bosco Nordio, alle rive sud del Brenta, i percorsi, di 37 Km, puntano a valorizzare il patrimonio delle terre di Chioggia, delle dune alla foce del Brenta, a ridosso dell'isola Verde e di un patrimonio boschivo tra i più ricchi di lecci e pini domestici. Una scheda sugli ortaggi tipici, una sulle opportunità di pernottamento, informazioni turistiche e punti di ristoro, completa l'esperienza di questo viaggio dalla Brenta all'Adige.
In bici nelle isole della Laguna di Venezia.
Dall'Orto di Venezia, cioè l'isola di Sant'Erasmo al Lido di Venezia, a Pellestrina, i tre itinerari coprono 35 Km, consentendo una visita suggestiva, oltre gli schemi del turismo d'assalto. Un salto nella meno nota area di Ca' Roman, interessante per le nidificazioni di alcune specie di uccelli e un altro agli Alberoni, area protetta del WWF, il percorso non finisce mai di stupire.
In bici lungo l'itinerario naturalistico del fiume Muson.
L'itinerario inizia dal centro di Mirano, per dirigersi a nord verso il corso del Muson, fiume di risorgiva che nasce a S. Martino di Lupari e ne segue il cammino entrando nelle aree dell'entroterra veneziano a confine con quello padovano, in una zona caratterizzata da una campagna che presenta molti lacerti del tessuto agricolo tipico del dopoguerra, con boschi, siepi e una fitta rete di canali di scolo. Tra i manufatti, il Castello di Stigliano, che con i castelli di Mirano e Noale, costituisce i “serragi del Muson”, una importante struttura difensiva risalente al XV secolo. Significativa la presenza architettonica, con numerose strutture di pregio. La vegetazione del fiume si caratterizza per una forte presenza del salice bianco, equiseto e ninfee. Tra la fauna, rane, testuggini palustri, gallinelle d'acqua e aironi cinerini.
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lunedì 5 novembre 2007
Acquisti d'autunno a Venezia!
Fonte: Viaggi del Corriere
Chincaglierie cinesi e vetri tutti uguali? Malgrado i guasti del mercato globale, Venezia non è tutta così. Ci sono ancora botteghe antiquarie, maestri vetrai, artigiani del tessuto che incantano come ai tempi di Marco Polo. Solo in città si contano 61 antiquari, oltre 200 vetrerie e 30 laboratori con preziosi velluti e tessuti con filati d’oro e argento.
In calle larga XXII Marzo, da Venetia Studium (San Marco 2025, tel. 041.52.36.953), si respira l’atmosfera Belle Époque raccontata da Gabriele D’Annunzio nel romanzo Il Fuoco. Magnifiche le lampade Fortuny, con disegni primi Novecento: il Cesendello, realizzato nei laboratori di Cannaregio e Madonna dell’Orto, ha una struttura spiraliforme e ricorda la torsione dei turbanti islamici. Una cascata di sete, damaschi e altre stoffe annuncia la vetrina dell’ Antica Tessitura Bevilacqua (campo Santa Maria del Giglio, San Marco 2520, tel. 041.24.10.662) con arazzi, cuscini e velluti realizzati su telai in legno del Settecento. Un campo più in là, in San Maurizio, Trois (San Marco 2666, tel. 041.52.22.905) è un indirizzo storico dove acquistare tessuti dell’ Antico Cotonificio Veneziano, stampati a mano, per tappezzerie, poltrone, divani.
Chi approda in Laguna non se va senza aver curiosato nelle gallerie antiquarie. La scelta è vastissima, dai vetri firmati anni Cinquanta ai mobili rococò. Si comincia dalla Kleine Galerie (San Marco 2972, calle delle Botteghe, tel. 041.52.22.177) dove Claudio Gorini offre libri rari, dipinti e stampe dal Quattrocento in poi. Non lontano, la Galleria Ca’ Rezzonico, a Palazzo Contarini (Dorsoduro 2793, tel. 041.52.80.035), sul Canal Grande, è specializzata in arte veneziana dal Cinquecento al Novecento: porcellane, quadri, lampadari come quelli di Napoleone Martinuzzi, primo designer moderno del vetro. Passato il sottoportego del Casin dei Nobili c’è Canestrelli (calle de la Toletta, Dorsoduro 1173, tel. 041.27.70.617), bottega antiquaria apprezzata per gli specchi convessi ispirati alla tradizione dei dipinti fiamminghi: hanno fama di portare fortuna e per questo non mancano mai nelle case dei veneziani doc. In calle Lunga San Barnaba Fujiyama, sala da té con giardino interno di gelsomini e glicini (tel. 041.72.41.042), è a pochi passi da Francesco Trevisin, l’ultimo liutaio rimasto a Venezia.
Oltre ai celeberrimi Venini e Barovier, i collezionisti possono acquistare tanti vetri prodotti da bravi artigiani. Bruno Amadi (calle dei Saoneri, San Polo 2747, tel. 041.52.38.089) è abilissimo nel lavorare a lume forme del fantastico mondo sommerso: meduse, sardelle, lucci, tinche, rombi. Da Paropàmiso (Frezzeria, San Marco 1701, tel. 041.52.27.120) si fa incetta di conterie, le antiche perline in pasta di vetro. A Cannaregio, la Fiaschetteria Toscana è ora un ottimo ristorante di cucina veneziana. Da non perdere la frittura della Serenissima, con pesci e verdure (San Giovanni Grisostomo 5719, Cannaregio, tel. 041.52.85.281).
Per la notte si va alla Giudecca dove le architetture industriali sono ora laboratori e loft di artisti. Si prenota il nuovissimo Molino Stucky Hilton (tel. 041.27.23.311, doppia b&b da 295 €), 380 stanze negli spazi neogotici di laterizi rossi e si cena da Mistrà, ristorante di pesce (Giudecca 211f, tel. 041.52.20.74).
Chincaglierie cinesi e vetri tutti uguali? Malgrado i guasti del mercato globale, Venezia non è tutta così. Ci sono ancora botteghe antiquarie, maestri vetrai, artigiani del tessuto che incantano come ai tempi di Marco Polo. Solo in città si contano 61 antiquari, oltre 200 vetrerie e 30 laboratori con preziosi velluti e tessuti con filati d’oro e argento.
In calle larga XXII Marzo, da Venetia Studium (San Marco 2025, tel. 041.52.36.953), si respira l’atmosfera Belle Époque raccontata da Gabriele D’Annunzio nel romanzo Il Fuoco. Magnifiche le lampade Fortuny, con disegni primi Novecento: il Cesendello, realizzato nei laboratori di Cannaregio e Madonna dell’Orto, ha una struttura spiraliforme e ricorda la torsione dei turbanti islamici. Una cascata di sete, damaschi e altre stoffe annuncia la vetrina dell’ Antica Tessitura Bevilacqua (campo Santa Maria del Giglio, San Marco 2520, tel. 041.24.10.662) con arazzi, cuscini e velluti realizzati su telai in legno del Settecento. Un campo più in là, in San Maurizio, Trois (San Marco 2666, tel. 041.52.22.905) è un indirizzo storico dove acquistare tessuti dell’ Antico Cotonificio Veneziano, stampati a mano, per tappezzerie, poltrone, divani.
Chi approda in Laguna non se va senza aver curiosato nelle gallerie antiquarie. La scelta è vastissima, dai vetri firmati anni Cinquanta ai mobili rococò. Si comincia dalla Kleine Galerie (San Marco 2972, calle delle Botteghe, tel. 041.52.22.177) dove Claudio Gorini offre libri rari, dipinti e stampe dal Quattrocento in poi. Non lontano, la Galleria Ca’ Rezzonico, a Palazzo Contarini (Dorsoduro 2793, tel. 041.52.80.035), sul Canal Grande, è specializzata in arte veneziana dal Cinquecento al Novecento: porcellane, quadri, lampadari come quelli di Napoleone Martinuzzi, primo designer moderno del vetro. Passato il sottoportego del Casin dei Nobili c’è Canestrelli (calle de la Toletta, Dorsoduro 1173, tel. 041.27.70.617), bottega antiquaria apprezzata per gli specchi convessi ispirati alla tradizione dei dipinti fiamminghi: hanno fama di portare fortuna e per questo non mancano mai nelle case dei veneziani doc. In calle Lunga San Barnaba Fujiyama, sala da té con giardino interno di gelsomini e glicini (tel. 041.72.41.042), è a pochi passi da Francesco Trevisin, l’ultimo liutaio rimasto a Venezia.
Oltre ai celeberrimi Venini e Barovier, i collezionisti possono acquistare tanti vetri prodotti da bravi artigiani. Bruno Amadi (calle dei Saoneri, San Polo 2747, tel. 041.52.38.089) è abilissimo nel lavorare a lume forme del fantastico mondo sommerso: meduse, sardelle, lucci, tinche, rombi. Da Paropàmiso (Frezzeria, San Marco 1701, tel. 041.52.27.120) si fa incetta di conterie, le antiche perline in pasta di vetro. A Cannaregio, la Fiaschetteria Toscana è ora un ottimo ristorante di cucina veneziana. Da non perdere la frittura della Serenissima, con pesci e verdure (San Giovanni Grisostomo 5719, Cannaregio, tel. 041.52.85.281).
Per la notte si va alla Giudecca dove le architetture industriali sono ora laboratori e loft di artisti. Si prenota il nuovissimo Molino Stucky Hilton (tel. 041.27.23.311, doppia b&b da 295 €), 380 stanze negli spazi neogotici di laterizi rossi e si cena da Mistrà, ristorante di pesce (Giudecca 211f, tel. 041.52.20.74).
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domenica 4 novembre 2007
Venezia: liberi di muoversi!
Fonte: Venice Marco Polo
Perché anche una breve gita di un giorno a Venezia deve rappresentare un problema? È ponendo queste domande, e unendole alla passione per il territorio veneto che Venice Marco Polo ha pensato di andare incontro ed essere d’aiuto a quelle persone che da sole o in gruppo desiderano scoprire la nostra bella regione. L’itinerario si sviluppa nel Sestriere di San Marco e arriva sino a Rialto. Vuole essere un percorso di scoperta della città di Venezia contemporaneamente artistico e leggendario. Accanto quindi ai pur sempre affascinanti cenni storici narrati con maestria dal nostro accompagnatore, ascolteremo leggende e storie che narrano l’anima più popolare di Venezia…dagli accenni talvolta fantastici. Storie di fantasmi che c’è chi giura di aver visto, come quelle della ragazza Bella da morire che… o quella della voce al telefono che minacciò "Preparati la bara" ... Partendo quindi dallo scenario che ci offre la bellissima Piazza San Marco vi accompagneranno a scoprire angoli più nascosti di Venezia, come la merceria dell’orologio, la chiesa di San Zulian…per giungere al più conosciuto Teatro Goldoni dedicato al famosissimo commediografo veneziano. Si concluderà ammirando il ponte di Rialto che cela in sé la storia delle origini di Venezia, oltre che le vicissitudini dei mercanti. Il teatro Goldoni è accessibile, anche se non garantisce una visibilità totale degli spazi. È quindi possibile prenotare una visita con un accompagnatore interno. Visti comunque gli spazi, si consigliano gruppi non più di 4/5 partecipanti. L’arrivo in Piazza San Marco è previsto con i mezzi pubblici, così come la partenza dall’imbarcadero di Rialto. I ponti che creano ostacolo sono dotati di saliscale. Rimaniamo a Vostra completa disposizione per qualsiasi chiarimento, approfondimento o necessità vogliate sottoporci.
Perché anche una breve gita di un giorno a Venezia deve rappresentare un problema? È ponendo queste domande, e unendole alla passione per il territorio veneto che Venice Marco Polo ha pensato di andare incontro ed essere d’aiuto a quelle persone che da sole o in gruppo desiderano scoprire la nostra bella regione. L’itinerario si sviluppa nel Sestriere di San Marco e arriva sino a Rialto. Vuole essere un percorso di scoperta della città di Venezia contemporaneamente artistico e leggendario. Accanto quindi ai pur sempre affascinanti cenni storici narrati con maestria dal nostro accompagnatore, ascolteremo leggende e storie che narrano l’anima più popolare di Venezia…dagli accenni talvolta fantastici. Storie di fantasmi che c’è chi giura di aver visto, come quelle della ragazza Bella da morire che… o quella della voce al telefono che minacciò "Preparati la bara" ... Partendo quindi dallo scenario che ci offre la bellissima Piazza San Marco vi accompagneranno a scoprire angoli più nascosti di Venezia, come la merceria dell’orologio, la chiesa di San Zulian…per giungere al più conosciuto Teatro Goldoni dedicato al famosissimo commediografo veneziano. Si concluderà ammirando il ponte di Rialto che cela in sé la storia delle origini di Venezia, oltre che le vicissitudini dei mercanti. Il teatro Goldoni è accessibile, anche se non garantisce una visibilità totale degli spazi. È quindi possibile prenotare una visita con un accompagnatore interno. Visti comunque gli spazi, si consigliano gruppi non più di 4/5 partecipanti. L’arrivo in Piazza San Marco è previsto con i mezzi pubblici, così come la partenza dall’imbarcadero di Rialto. I ponti che creano ostacolo sono dotati di saliscale. Rimaniamo a Vostra completa disposizione per qualsiasi chiarimento, approfondimento o necessità vogliate sottoporci.
I segreti di Venezia in mp3!
Fonte: Panorama
Voglia di andarsene in giro senza doversi troppo preoccupare di come muoversi e dove?
La tecnologia viene in aiuto e dopo aver avuto successo nei musei esce all’aria aperta. Importata dagli Stati Uniti, cresce in Italia la moda del weekend con mp3, una guida scaricata sulll’iPod che porta in giro i turisti nelle più importanti città italiane: tra queste, Venezia.
Le guide funzionano come dei veri e propri libri, con tanto di capitoli e permettono anche di poter scorrere il testo sull’iPod. La differenza è che a guidare il turista è una voce fuori campo, in genere quella di uno speaker o un attore, il che rende più gradevole la sosta nel punto indicato dalla visita.
Alcune delle guide per mp3 sono addirittura gratuite, come quella che permette di Tesoro di San Marco a Venezia.
Secondo gli esperti, però, il futuro sarà su gsm, il cellulare cioè si trasformerà in cicerone, per non perdere di vista neanche un momento il turista fai da te del nuovo millennio. Unica nota critica è che per alcune delle guide in circolazione, rispetto al modello americano, c’è ancora molto da migliorare in termini di resa scenica e effetti sonori. Il felice debutto, però, lascia ben sperare.
Voglia di andarsene in giro senza doversi troppo preoccupare di come muoversi e dove?
La tecnologia viene in aiuto e dopo aver avuto successo nei musei esce all’aria aperta. Importata dagli Stati Uniti, cresce in Italia la moda del weekend con mp3, una guida scaricata sulll’iPod che porta in giro i turisti nelle più importanti città italiane: tra queste, Venezia.
Le guide funzionano come dei veri e propri libri, con tanto di capitoli e permettono anche di poter scorrere il testo sull’iPod. La differenza è che a guidare il turista è una voce fuori campo, in genere quella di uno speaker o un attore, il che rende più gradevole la sosta nel punto indicato dalla visita.
Alcune delle guide per mp3 sono addirittura gratuite, come quella che permette di Tesoro di San Marco a Venezia.
Secondo gli esperti, però, il futuro sarà su gsm, il cellulare cioè si trasformerà in cicerone, per non perdere di vista neanche un momento il turista fai da te del nuovo millennio. Unica nota critica è che per alcune delle guide in circolazione, rispetto al modello americano, c’è ancora molto da migliorare in termini di resa scenica e effetti sonori. Il felice debutto, però, lascia ben sperare.
sabato 3 novembre 2007
Fonte: Padovanews
Con il nuovo "City Notebook" della Moleskine dedicato a Venezia, appena uscito e siglato dal marchio ufficiale della citta', un nuovo importante capitolo si aggiunge alla collezione delle guide speciali e si apre una nuova modalita' d'incontro e di partnership.
Moleskine, infatti, partecipa direttamente alla vita culturale ed economica della citta', sostenendo un progetto a favore di giovani artisti di tutto il mondo, in collaborazione con il Comune di Venezia e organizzato dalla Fondazione Bevilacqua La Masa: otto studi d'artista, presso il complesso dei Santi Cosma e Damiano alla Giudecca, sono assegnati a giovani artisti selezionati dalla Fondazione.
Il marchio ufficiale di Venezia (realizzato sotto la direzione artistica di Philippe Starck), presente nel risguardo del taccuino e sulla fascetta esterna, testimonia l'impegno di Moleskine nel finanziare il progetto, investendovi parte del ricavato delle vendite della guida di Venezia. Agli artisti coinvolti, Moleskine offre, inoltre, l'opportunita' di partecipare a "Detour", mostre itineranti e online di taccuini d'autore. Lungo tutto l'anno il progetto e i suoi sviluppi saranno narrati dai siti e dalle community web di Moleskine, del Comune di Venezia e della Fondazione Bevilacqua La Masa
giovedì 1 novembre 2007
Pensa con i sensi - Senti con la mente. L’arte al presente. Biennale di Venezia - 52. Esposizione Internazionale d’Arte
Fonte: APT Venezia
La 52 Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia, allestita negli spazi delle Corderie e parte delle Artiglierie dell’Arsenale e nel Padiglione Italia ai Giardini, presenta un centinaio di artisti provenienti da tutto il mondo con opere, anche site specific, e nuove produzioni realizzate, in collaborazione con la Biennale di Venezia, per questa occasione espositiva.
Una mostra che guarda al futuro ma non al passato', così la definisce Storr, sottolineando le linee-guida di una ampia ricognizione che lo ha portato a invitare artisti viventi e attivi e, nei rari casi in cui essi non lo siano per cause accidentali o premature, le loro opere testimoniano una vitalità che le rende più che mai attuali. “Questa mostra - spiega inoltre Robert Storr - non si basa su una proposta ideologica o teorica onnicomprensiva. Piuttosto si fonda su un atteggiamento di base nei confronti dell'arte, rivolto a supporre che le dicotomie analitiche tra il percettivo e il concettuale, tra pensiero e sentimento, piacere e dolore, intuizione e riflessione critica, troppo spesso oscurano o negano la presenza complessa di tutti questi fattori nella nostra esperienza del mondo, nonché la presenza di tutte queste dimensioni nell'arte che ne deriva. Ogni opera sarà lì a parlare per sé. Insieme, le corrispondenze tra le opere - che siano esse armoniose o dissonanti - solleciteranno l’attenzione del pubblico, io credo, verso la diversità di emozioni, materiali, temi e modi di coinvolgere il visitatore, che caratterizzano opere d'arte create in linguaggi diversi, e tutti, ciò nondimeno, coniugati al presente”.
La 52 Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia, allestita negli spazi delle Corderie e parte delle Artiglierie dell’Arsenale e nel Padiglione Italia ai Giardini, presenta un centinaio di artisti provenienti da tutto il mondo con opere, anche site specific, e nuove produzioni realizzate, in collaborazione con la Biennale di Venezia, per questa occasione espositiva.
Una mostra che guarda al futuro ma non al passato', così la definisce Storr, sottolineando le linee-guida di una ampia ricognizione che lo ha portato a invitare artisti viventi e attivi e, nei rari casi in cui essi non lo siano per cause accidentali o premature, le loro opere testimoniano una vitalità che le rende più che mai attuali. “Questa mostra - spiega inoltre Robert Storr - non si basa su una proposta ideologica o teorica onnicomprensiva. Piuttosto si fonda su un atteggiamento di base nei confronti dell'arte, rivolto a supporre che le dicotomie analitiche tra il percettivo e il concettuale, tra pensiero e sentimento, piacere e dolore, intuizione e riflessione critica, troppo spesso oscurano o negano la presenza complessa di tutti questi fattori nella nostra esperienza del mondo, nonché la presenza di tutte queste dimensioni nell'arte che ne deriva. Ogni opera sarà lì a parlare per sé. Insieme, le corrispondenze tra le opere - che siano esse armoniose o dissonanti - solleciteranno l’attenzione del pubblico, io credo, verso la diversità di emozioni, materiali, temi e modi di coinvolgere il visitatore, che caratterizzano opere d'arte create in linguaggi diversi, e tutti, ciò nondimeno, coniugati al presente”.
L'Arte Contemporanea a Palazzo Grassi a Venezia: Sequence 1
Fonte: APT Venezia
Per l'appassionato di arte contemporanea o per il neofita, Venezia offre un'ampia gamma di possibilità di alto profilo.
Tra queste, merita particolare attenzione Palazzo Grassi, che ospita sino a domenica 11 novembre la rassegna d'arte contemporanea 'Sequence 1. Pittura e Scultura nella collezione François Pinault'.
Si tratta della prima di una sequenza di mostre, a cura di Alison M. Gingeras, che Palazzo Grassi dedica ai segni distintivi della collezione d'arte di François Pinault. Punto di forza di questa prima edizione è l'indagine sul principio di artigianalità dell'opera, proponendo lavori in cui viene messa in luce l'evoluzione del rapporto con i tradizionali generi creativi. La grande novità di questa mostra è rappresentata dall'elevato numero di opere inedite: il collezionista François Pinault diventa soggetto committente e costituisce a Palazzo Grassi un laboratorio permanente per l'arte contemporanea.
'Gli artisti selezionati per Sequence - spiega la curatrice Alison M. Gingeras - sono tutti risoluti produttori'. I pittori evidenziano molteplici approcci, che spaziano liberamente dal tradizionale olio/acrilico su tela a revisioni sperimentali della tecnica pittorica; aspetti polivalenti condivisi dagli scultori contemporanei contemplati dalla collezione Pinault.
La mostra inizia già dall'esterno: Very Hungry God, è il grande teschio realizzato con un assemblaggio di pentole e utensili da cucina dall'artista indiano Subodh Gupta, un vero e proprio memento mori posto in bella vista sul Canal Grande. In campo San Samuele un'installazione frutto della collaborazione tra due artisti serve da padiglione d'entrata per i visitatori: una struttura simile a un gazebo, con una magica stanza d'argento sopraelevata di Rudolf Stingel, fa da supporto a una grande scultura di Franz West intitolata Lemure (testa di fantasma).
Lo splendido atrio di Palazzo Grassi è interamente occupato da Jet Set Lady, l'opera di Urs Fischer che rappresenta l'itinerario spirituale dell'artista sotto forma di albero. Un tronco di metallo, alto undici metri, sostiene una fitta rete di rami 'fioriti', con oltre duemila riproduzioni, di suoi disegni, stampe e dipinti.
La mostra prosegue lungo entrambi i piani superiori del Palazzo e raccoglie opere di Kristin Baker, Roberto Cuoghi, Marlene Dumas, Robert Gober, David Hammons, Mike Kelley, Louise Lawler, Laura Owens, Richard Prince, Martial Raysse, Anselm Reyle, Tamuna Sirbiladze.
Infine, una curiosità: è un'opera di Franz West (La Sagna), il manifesto pubblicitario di Sequence 1 che nel mese di giugno farà mostra di sé in tutta Venezia.
The Ship of Tolerance a Venezia
Fonte: APT Venezia
'The Ship of Tolerance' (il veliero della tolleranza) è un progetto internazionale della Third Millenium Foundation per diffondere il messaggio della Seeds of Tolerance Campaign della Fondazione.
La campagna unisce i bambini di tutto il mondo con il messaggio: 'Tolleranza: imparala, insegnala, vivila'.
La Fondazione Querini Stampalia organizza per questo progetto uno spazio permanente riservato a bambini e ragazzi di tutte le età che darà loro la possibilità di esprimersi sul tema della tolleranza per tutto il periodo della 52esima Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia e una mostra dei disegni realizzati per la nave dagli studenti delle scuole veneziane che, insieme ad un video, documenteranno le varie fasi del progetto.
I coloratissimi disegni degli 800 bambini veneziani coinvolti nel progetto, realizzato dall'Assessorato alle politiche educative del Comune di Venezia, sono stati issati, come vela, sulla barca durante l'inaugurazione del 6 giugno scorso.
La 'Ship of Tolerance' navigherà simbolicamente in altre città e il suo viaggio sarà accompagnato da materiale educativo; un libro e un documentario sono già in fase di realizzazione.
Medardo Rosso a Venezia
Fonte: APT Venezia
Dal 22 settembre al 6 gennaio, una mostra di sculture di Medardo Rosso (1858-1928), sarà allestita alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia.
Paola Mola e Fabio Vittucci cureranno l'esposizione in collaborazione con il Museo Rosso a Barzio (Como), dove l'intero lascito dell'artista e l'archivio sono stati conservati per tre generazioni di discendenti e sono attualmente curati dalla pronipote Danila Marsure Rosso.
La mostra presenta l'opera di Medardo Rosso nella sua poliedrica complessità, rivalutando l'artista come precursore dell'avanguardia piuttosto che come simbolista legato all'ambiente della Scapigliatura milanese. L'esposizione sarà accompagnata da un catalogo con testi di Paola Mola, Fabio Vittucci e Danila Marsure Rosso.
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