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mercoledì 23 gennaio 2008

Roma e i Barbari: a Palazzo Grassi a Venezia!

All'alba della nostra era, Roma dominava tutte le coste del Mediterraneo e si accingeva a conquistare anche il Nord dell'Europa. A Ovest le isole britanniche stavano per essere sottomesse mentre i confini del continente si espandevano seguendo il corso del Reno e del Danubio.
Tuttavia, a partire dalla fine del secondo secolo, il ritmo incalzante delle conquiste romane venne smorzato da temibili avversari provenienti dalle coste scandinave, dall'Europa Centrale e dalle steppe asiatiche: I Barbari.
L'arrivo di questi popoli ai confini del territorio europeo non soltanto rallentò l'avanzata dell'esercito romano, ma lo costrinse a ritirarsi. Fu così che alla fine del quinto secolo, la parte occidentale dell'impero romano cedette il posto ai regni barbarici.
Ma si può dire davvero che i Barbari hanno 'distrutto' l'impero romano, come si è creduto per molto tempo? Per la verità, tanto i Merovingi in Gallia, che gli Ostrogoti e poi i Longobardi in Italia, quanto i Visigoti in Spagna, i Vandali in Africa e gli Anglosassoni nell'isola britannica, hanno tutti subito il fascino della cultura romana. 
Insediatisi nel territorio romano, si nutrirono di quel sapere e di quei costumi, e ne adottarono e diffusero la religione, il cristianesimo. Anche se molte tecniche di artigianato vennero abbandonate durante questo periodo di conflitti, la diversità culturale della tribù barbara dette vita ad una nuova civiltà occidentale. 
Riportando alla memoria alcuni eventi quali i primi scontri tra romani e germani, evocando il sacro romano impero di Carlo Magno e i sacchi di Roma dei re Alarico e Genserico, il passaggio di Attila attraverso l'impero, la conversione di Clodoveo...
La mostra 'Roma e i Barbari' ripercorre i secoli della conflittuale coesistenza dei due popoli. 
Presentata sui tre piani di
Palazzo Grassi a Venezia l'esposizione testimonierà ed evidenzierà la ricchezza artistica della tarda antichità e del primo Medioevo in Occidente in relazione con l'eredità classica romana.
Raccogliendo un gran numero di tesori archeologici provenienti dai più importanti musei d'Europa, Asia e America, alcuni dei quali saranno mostrati al pubblico per la prima volta, Roma e i Barbari illustrerà la grandiosità e l'abilità tecnica di quei popoli che hanno forgiato la cultura europea.

giovedì 1 novembre 2007

L'Arte Contemporanea a Palazzo Grassi a Venezia: Sequence 1

Collegamento
Fonte: APT Venezia
Per l'appassionato di arte contemporanea o per il neofita, Venezia offre un'ampia gamma di possibilità di alto profilo.
Tra queste, merita particolare attenzione Palazzo Grassi, che ospita sino a domenica 11 novembre la rassegna d'arte contemporanea 'Sequence 1. Pittura e Scultura nella collezione François Pinault'.
Si tratta della prima di una sequenza di mostre, a cura di Alison M. Gingeras, che Palazzo Grassi dedica ai segni distintivi della collezione d'arte di François Pinault. Punto di forza di questa prima edizione è l'indagine sul principio di artigianalità dell'opera, proponendo lavori in cui viene messa in luce l'evoluzione del rapporto con i tradizionali generi creativi. La grande novità di questa mostra è rappresentata dall'elevato numero di opere inedite: il collezionista François Pinault diventa soggetto committente e costituisce a Palazzo Grassi un laboratorio permanente per l'arte contemporanea.
'Gli artisti selezionati per Sequence - spiega la curatrice Alison M. Gingeras - sono tutti risoluti produttori'. I pittori evidenziano molteplici approcci, che spaziano liberamente dal tradizionale olio/acrilico su tela a revisioni sperimentali della tecnica pittorica; aspetti polivalenti condivisi dagli scultori contemporanei contemplati dalla collezione Pinault.
La mostra inizia già dall'esterno: Very Hungry God, è il grande teschio realizzato con un assemblaggio di pentole e utensili da cucina dall'artista indiano Subodh Gupta, un vero e proprio memento mori posto in bella vista sul Canal Grande. In campo San Samuele un'installazione frutto della collaborazione tra due artisti serve da padiglione d'entrata per i visitatori: una struttura simile a un gazebo, con una magica stanza d'argento sopraelevata di Rudolf Stingel, fa da supporto a una grande scultura di Franz West intitolata Lemure (testa di fantasma).
Lo splendido atrio di Palazzo Grassi è interamente occupato da Jet Set Lady, l'opera di Urs Fischer che rappresenta l'itinerario spirituale dell'artista sotto forma di albero. Un tronco di metallo, alto undici metri, sostiene una fitta rete di rami 'fioriti', con oltre duemila riproduzioni, di suoi disegni, stampe e dipinti.
La mostra prosegue lungo entrambi i piani superiori del Palazzo e raccoglie opere di Kristin Baker, Roberto Cuoghi, Marlene Dumas, Robert Gober, David Hammons, Mike Kelley, Louise Lawler, Laura Owens, Richard Prince, Martial Raysse, Anselm Reyle, Tamuna Sirbiladze.
Infine, una curiosità: è un'opera di Franz West (La Sagna), il manifesto pubblicitario di Sequence 1 che nel mese di giugno farà mostra di sé in tutta Venezia.