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martedì 16 settembre 2008

La città romana segreta di Altino da cui è nata Venezia!

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La città da cui ha avuto origine Venezia ha finalmente un volto. È Altino, a una decina di chilometri a nord della «perla della Laguna », ed è (per il momento) nascosta sotto la campagna. Ma ora grazie alle nuove tecnologie di telerilevamento ed elaborazione, strade, palazzi, edifici pubblici, quartieri, hanno preso corpo e sono chiaramente visibili. Scavando, a circa un metro di profondità, si troverebbero le fondamenta degli edifici. In passato si era identificato il perimetro delle mura, adesso al loro interno si scorgono due teatri, il foro con possibili tracce di templi, il corso d'acqua che l'attraversava. E al di fuori un grande anfiteatro.
Accade nel VII secolo dopo Cristo dopo che Attila a capo degli Unni invade i territori veneti e dopo che i Longobardi scorporano, sotto l'esarcato di Ravenna, la parte marittima. Appunto per sfuggire alle violenze, Altino viene abbandonata e spoliata per rinascere sulle isole nel cuore della laguna più splendente protetta dalle acque. Il suo primo insediamento risaliva al VI secolo a.C. romanizzandosi pacificamente intorno al II secolo. Sorgeva lungo una grande strada, l'Annia, e il suo porto diventava uno dei maggiori scali commerciali romani dell'Italia Nordorientale e un nodo strategico tra le rotte marittime adriatiche e le vie consolari verso l'area danubiana. Quando arrivano i barbari la decadenza di Altino, comunque, era già iniziata da tempo ed era ormai inarrestabile.
Il volto nascosto della città è frutto di una ricerca condotta dal Dipartimento di geografia dell'Università di Padova nell'ambito di un progetto finanziato da Arcus e sostenuto dalla Regione Veneto, dal Comune di Padova e dalla Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto. «Elaborando le immagini fornite da Telespazio assieme a quelle da noi ottenute con ricognizioni aeree nella lunghezza d'onda del visibile e dell'infrarosso — spiega Paolo Mozzi, coordinatore della ricerca a cui ha partecipato Alessandro Fontana — siamo riusciti a costruire la mappa della città facendo emergere le strutture nascoste valutando diversi parametri comprendenti dalla disposizione della vegetazione all'umidità del suolo».
Ora con una convenzione in corso di definizione tra il Dipartimento di geografia padovano, l'Università di Venezia e la Soprintendenza ai beni archeologici e la collaborazione dell'Osservatorio geofisico di Trieste, si procederà agli scavi per portare alla luce quanto oggi è stato «fotografato» nell'area già protetta. Così sarà pure realizzato un identikit preciso degli abitanti che dovevano essere alcune migliaia (forse ventimila): ma il numero esatto uscirà solo dalle nuove indagini. Chi vuol vedere traccia concreta della storia, sul campanile di San Vidal, nel sestriere San Marco, un'incisione romana ricorda Altino come luogo d'origine del materiale lapideo.
E, intanto, l'eredità popolare racconta che i nomi delle isole Torcello, Murano e Burano derivano da Torricellum, Ammurianum e Porta Boreana, tutti quartieri, in origine, di Altino.

sabato 6 settembre 2008

La Regata Storica di Venezia!

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La Regata Storica di Venezia rievoca l'accoglienza riservata nel 1489 a Caterina Cornaro, sposa del Re di Cipro, che ha rinunciato al trono a favore di Venezia
È una sfilata di imbarcazioni tipiche cinquecentesche, con in testa il caratteristico Bucintoro, la barca di rappresentanza della Serenissima Repubblica di Venezia
Seguono poi decine e decine di imbarcazioni multicolori con gondolieri in costume che trasportano il doge, la dogaressa, Caterina Cornaro, tutte le più alte cariche della Magistratura veneziana, in una fedele ricostruzione del passato glorioso di Venezia, una delle Repubbliche Marinare più potenti e influenti del Mediterraneo.
Assiepati lungo le rive, oppure ospitati nelle tribune galleggianti, o nelle imbarcazioni ormeggiate lungo il Canal Grande, gli spettatori della Regata Storica di Venezia partecipano appassionatamente, con grida di incoraggiamento rivolte ai propri beniamini impegnati nelle competizioni agonistiche. 
Mentre le imbarcazioni multicolori sfilano velocemente sotto gli occhi di migliaia di persone, un brusio ininterrotto funge da colonna sonora alla Regata Storica Di Venezia, una sfida sportiva che ogni anno perpetua il millenario e indissolubile rapporto tra Venezia e l'acqua, elemento che maggiormente costituisce la continuità tra passato, presente e futuro della città lagunare.

sabato 23 agosto 2008

La 65a Mostra d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia!

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Fonte: Movieplayer

Tanta Italia nella selezione ufficiale della
65a edizione della Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia, che propone un cartellone povero di glamour, a vantaggio di un cinema nuovo che apre ad altre culture. Tornano al Lido Kitano, Miyazaki e Aronofsky e debutta Arriaga, in una Mostra dedicata alla memoria del regista egiziano Youssef Chahine, recentemente scomparso, e che celebrerà Ermanno Olmi con il Leone d'Oro alla carriera.
La 65a edizione della
Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia fa segnare un record già dal nome del suo direttore: Marco Muller è stato infatti riconfermato alla direzione del festival dopo la fine del suo primo mandato quadriennale, non era mai accaduto prima. Il nuovo corso di Biennale Cinema si apre quindi nella fiducia verso una figura come quella di Muller che ha saputo dare nuovo vigore alla Mostra, che attraverso le sue selezioni, nei quattro anni precedenti, è riuscito ad allargare l'orizzonte dello sguardo di noi spettatori, portando nel bagaglio culturale del festival cinematografie altre che con grande dignità e qualità hanno saputo ritagliarsi il proprio spazio nella storia della Mostra e lasciare un segno in quel pubblico che si trovava per la prima volta ad assistere a un cinema diverso, in divenire. Anche quest'anno, a circa un mese dall'inizio della Mostra, il Presidente della Biennale di Venezia, Paolo Baratta, e il Direttore della Mostra, Marco Muller, hanno incontrato la stampa all'Hotel Westin Excelsior di Via Veneto a Roma per la tradizionale presentazione del programma e per l'illustrazione delle linee guida che hanno portato a questa 65a Mostra del cinema di Venezia, che si svolgerà dal 27 agosto al 6 settembre. Inevitabile un commento, da parte del presidente Baratta, alla riconferma del direttore artistico della Mostra: "Muller è stato riconfermato per quattro anni alla guida della Mostra con grande convinzione da parte di tutto il Cda della Biennale di Venezia - ha dichiarato Baratta - La Mostra vuole essere di ampia latitudine, internazionale, e per questo consideriamo Muller il nostro uomo che percorre il mondo alla ricerca della qualità. Nella selezione delle opere c'è stata grande libertà di giudizio che ha permesso così di avere i prodotti più qualificati. La Mostra riflette l'andamento delle cose del mondo, presentando opere qualitativamente importanti e significative."
Sono 18 i paesi rappresentati in questa edizione della Mostra, che Muller vuole dedicare a Youssef Chahine, regista egiziano recentemente scomparso, che il direttore considera "uno dei pochi cineasti ad aver mostrato davvero che il cinema serve a far danzare i cuori e i cervelli. Il suo è stato un cinema contraddittorio e pluralistico a cui si ispira il programma della mostra di quest'anno." Secondo queste linee guida si è andato componendo un cartellone che concede pochissimo al glamour per proporre al pubblico una vera e propria sfida: esplorare, riflettere, godere delle diverse traiettorie di un programma che privilegia la libertà espressiva e sfida il comune senso del reale, mettendo in discussione l'idea di fiction e i limiti del punto di vista consentito allo spettatore. Delle tre sezioni principali, ben 49 sono i lungometraggi in prima mondiale, 5 in prima internazionale. A comporre il Concorso 21 titoli, mentre il Fuori Concorso prevede 7 film inediti e 4 riproposte, e Orizzonti un totale di 20 opere, considerando le 18 già annunciate e le rimanenti 2 che saranno svelate nelle prossime settimane in quanto ancora prive del visto censura. Tra gli Eventi del Fuori Concorso e di Orizzonti assisteremo inoltre ad altri 13 titoli. "E' stata una Mostra che si è andata a fissare, nei contorni della selezione, proprio nel farsi dei diversi film - dichiara Marco Muller - Siamo stati una sorta di sismografo che registrava uno spettro di tutti i movimenti e i sommovimenti del mondo cinematografico." A chi gli chiede se c'è un tema comune nei film selezionati quest'anno, Muller risponde così: "Non credo si possa fare una Mostra a partire da un tema scelto. Ogni tanto succede che c'è una coincidenza tra i film proposti, ma non è voluto. Qui viene fuori un nomadismo culturale che vuol dire essere parte di un processo osmotico che esiste da tremila anni. Le culture delle società sono legate da un rapporto simile a quello delle onde del mare. Se dobbiamo per forza trovare un comune denominatore, si può però evidenziare un numero forte di film che parlano in prima persona di adolescenti. C'è di nuovo la "condizione giovanile" al centro di molte opere come una delle realtà con cui bisogna fare i conti oggi."
Quattordici sono i film italiani presentati alla Mostra, ai quali si andrà ad aggiungere il corto Vicino al Colosseo... c'è Monti, un nuovo esempio di cinema diaristico che proprio in questi giorni Mario Monicelli sta finendo di girare. Muller spiega la presenza di ben quattro titoli italiani in concorso sulla scia di un "anno eccezionale" per la nostra cinematografia, che è tornata dal Festival di Cannes rinata, grazie ai film di Matteo Garrone e Paolo Sorrentino, entrambi presenti al Lido il 3 settembre per ricevere il riconoscimento "Premio alla creatività 2008" voluto dalla Siae per quelle personalità che hanno meglio valorizzato il cinema italiano nel mondo. A conferma di questo ritrovato interesse verso il cinema nostrano, aprirà la sezione Orizzonti il film Pa-ra-da di Marco Pontecorvo: "E' un opera prima che ci è sembrata importante per tante ragioni - afferma Muller - E' un bell'esempio di cinema nomade e non è il solo in questa Mostra, perché in concorso c'è anche Marco Bechis con La terra degli uomini rossi - Birdwatchers, girato in Brasile. I cineasti italiani hanno ritrovato la capacità di guardare al mondo e di dare col cinema una sintesi di ciò che vedono." L'Italia torna inoltre a raccontare le urgenze. Saranno presenti al Lido, infatti, due documentari che raccontano l'emergenza delle morti bianche nel nostro paese degli ultimi tempi: si tratta de La fabbrica dei tedeschi di Mimmo Calopresti e ThyssenKrupp Blues di Pietro Balla e Monica Repetto. A questi va ad aggiungersi la versione restaurata di Yuppi Du di Adriano Celentano, "il primo film ad aver affrontato l'argomento - sostiene Muller - Bisogna riscoprire un film che è stato in grado di stare sul reale, stilizzandolo secondo il gusto inconfondibile di Celentano che a Venezia terrà la sua prima conferenza stampa dopo 15 anni, per parlare di cinema e del suo rapporto con quest'arte." Paolo Benvenuti ha invece realizzato Puccini e la fanciulla, omaggio al grande compositore Giacomo Puccini per il 150° anniversario della sua nascita, una storia privata che è anche il racconto della nascita di un'opera lirica quale La fanciulla del West. A chiusura della Mostra, tra i titoli Fuori Concorso, un altro film italiano, Orfeo 9 di Tito Schipa Jr., la prima opera rock italiana, realizzata nel 1973, con due interpreti d'eccezione, Renato Zero e Loredana Bertè.
Parlando d'Italia, però, la prima cosa che salta agli occhi è sicuramente la massiccia presenza in concorso dei titoli di casa nostra. Dopo il flop della ciurma italiana dello scorso anno, Muller rilancia con ben quattro titoli che si daranno battaglia per la conquista del Leone d'Oro. Oltre al già citato La terra degli uomini rossi - Birdwatchers di Marco Bechis, verranno presentati in laguna Un giorno perfetto di Ferzan Ozpetek, tratto dal romanzo omonimo di Melania Mazzucco, Il papà di Giovanna di Pupi Avati, un dramma in costume con Silvio Orlando, Alba Rohrwacher, Francesca Neri ed Ezio Greggio, e Il seme della discordia di Pappi Corsicato, ispirato al romanzo La marchesa di O. di Heinrich Von Kleist. Muller ringrazia per la pazienza Ozpetek e Avati perché "gli inviti sono stati spediti solo la settimana scorsa" e tiene a sottolineare "l'importanza di questi film all'interno di un loro itinerario personale che ha contribuito a unificare il cinema italiano". A loro il compito di far dimenticare la terribile accoglienza riservata ai film italiani lo scorso anno. Come già anticipato poi, al Bel Paese va anche il Leone d'Oro alla carriera di quest'anno che Ermanno Olmi riceverà dalle mani di Adriano Celentano venerdì 5 settembre. Del regista vincitore del Leone dOro nel 1988 con La leggenda del santo bevitore saranno proiettati i documentari industriali realizzati a inizio carriera e tutti i film da lui presentati a Venezia nel corso degli anni.
Sono cinque i film statunitensi in concorso quest'anno. Dopo il disastro di due anni fa con il ridicolo L'albero della vita, si riaffaccia al Lido Darren Aronofsky, che preferiamo ricordare per l'incredibile Requiem for a Dream. Il suo nuovo film, The Wrestler, interpretato da Mickey Rourke, Marisa Tomei ed Evan Rachel Wood, è ancora in fase di completamento e sarà perciò presentato alla Mostra solo il penultimo giorno, vale a dire il 5 settembre, con "una copia che esce dal laboratorio solo 24 ore prima." Dopo i deliri new age di un paio di anni fa, Aronofsky racconta stavolta la storia di un wrestler in pensione, Randy "The Ram" Robinson, che cerca di rientrare nel circuito per affrontare e sconfiggere il suo avversario di sempre. Guillermo Arriaga, sceneggiatore di fiducia di Alejandro González Iñárritu, tornerà invece a intrecciare le storie dei suoi personaggi in spazi e tempi diversi nel suo debutto alla regia, The Burning Plain, con Charlize Theron e Kim Basinger. Si tratta di un ritorno alla regia, invece, quello di Kathryn Bigelow, unica regista donna in concorso, che in The Hurt Locker parla di un argomento ancora di scottante attualità come la guerra in Iraq. Il film arriverà nelle nostre sale, in contemporanea con la Mostra, il prossimo 29 agosto. E' invece una commedia Rachel Getting Married di Jonathan Demme, un ritratto di famiglia con Anne Hathaway nei panni di una giovane donna che torna a casa dopo dieci anni di assenza, in occasione del matrimonio della sorella. Infine, una produzione americana è anche l'ultimo film dell'iraniano Amir Naderi, Vegas: Based on a True Story. Insieme a questi, ci saranno nelle altre sezioni ufficiali altri cinque titoli di marca americana, tra i quali spicca senza dubbio Burn After Reading dei fratelli Coen, già abbondantemente annunciato negli scorsi mesi quale film d'apertura della Mostra, che può contare su un cast di star hollywoodiane (tra queste George Clooney e Brad Pitt) che faranno la gioia degli avventori del Lido interessati principalmente al glamour del red carpet. Una curiosità relativa al film dei Coen è che non sarà proiettato in pellicola, ma in DCP. Fondamentalmente scarsa quindi la presenza del cinema statunitense, uno dei risultati dello sciopero degli sceneggiatori USA che fatto slittare progressivamente le date di completamento dei film. "Molte delle opere che rappresentavano un riferimento per Venezia sono slittate a dicembre o addirittura al prossimo anno - precisa Muller - Sono in pochi quelli che vogliono rischiare una prima mondiale di un film che uscirà 6-8 mesi dopo. E poi c'è la paura della pirateria, ma noi assicuriamo il blindaggio dei titoli a partire dal trasporto. Gli unici che potrebbero piratare i film sono quelli della caserma di Finanza!"
Attesissimi dagli appassionati di cinema al Lido, i film giapponesi in concorso quest'anno. Torna a Venezia il maestro Takeshi Kitano con la commedia Achilles and the Tortoise, storia di un pittore senza talento (interpretato dallo stesso Kitano) che cerca di affermarsi nel mondo dell'arte con l'aiuto della moglie malata. Il direttore Marco Muller rivela che "Kitano ci ha detto già lo scorso ottobre che avrebbe girato un nuovo film a marzo e di presentarci quindi verso il 25 giugno per visionarlo, per una sua possibile presentazione a Venezia." Gli altri titoli sono due lungometraggi d'animazione, Gake no ue no Ponyo di Hayao Miyazaki e The Sky Crawlers di Mamoru Oshii, che rappresentano un'eccezione all'interno della selezione: a differenza degli altri titoli in gara, infatti, quella veneziana non sarà per i due film una prima mondiale, ma solo internazionale. "Per loro era fondamentale uscire adesso in Giappone - spiega Muller - perché il momento più opportuno per la distribuzione in sala dei film di animazione è proprio l'estate." Orgoglioso di avere nel programma Miyazaki, che sarà presente al Lido domenica 31 agosto e si concederà alle foto e agli autografi con i suoi fedelissimi fan, Muller rivela che "stiamo ragionando con lui su questo film da ben tre anni. Due anni fa ho visto i primi disegni e in tutto questo tempo sono andato spesso a visitarlo in Giappone e ho visto i suoi collaboratori che li coloravano." Per Oshii si tratta della prima volta in concorso, dopo il passaggio nella sezione Orizzonti Doc di due anni fa con l'insolito Tachiguishi retsuden.
Tra i film europei in concorso, la Francia piazza due thriller, L'autre del duo Patrick Mario Bernard e Pierre Trividic e Inju, la bête dans l'ombre di Barbet Schroeder, e coproduce inoltre altri quattro titoli in cartellone: il già citato Teza dell'etiope Haile Gerima, Sut del turco Semih Kaplanoglu, Nuit de chien del tedesco Werner Schroeter (remake del film Per questa notte del regista italiano Carlo Di Carlo che sarà presente alla Mostra con un documentario su Michelangelo Antonioni) e Inland dell'algerino Taiq Teguia, quest'ultimo già presente a Venezia nel 2006 nella sezione Orizzonti con il film Roma wa la n'touma. E' tedesco il drammatico Jerichow di Christian Petzold, mentre dalla Russia arriva l'opera terza di un grande figlio d'arte, Aleksey German Jr., con Paper Soldier. A proposito del genitore, Aleksei German, Muller confessa che "stiamo facendo la corte da quattro anni a suo padre che ci sta mettendo sette anni per tirare fuori un nuovo film." Lo aspettiamo quindi alla kermesse veneziana nelle prossime edizioni. In questa è invece assente il cinema sudamericano in concorso, ma si rifà prestando i suoi suggestivi luoghi a due opere in competizione, entrambe ambientate in Brasile. Uno è La terra degli uomini rossi di Marco Bechis, girato a Mato Grosso del Sul, che racconta la triste condizione degli indiani Kaiowà, un popolo costretto a vivere in anguste riserve ai margini delle città, dopo che le loro terre sono state usurpate da allevatori e coltivatori di the dalla fine dell'800. Il film è recitato in guaranì, una lingua mai apparsa finora in un film di finzione. Altro regista in trasferta è Yu Lik-wai, regista di Hong Kong che per il suo Plastic City è andato in Sud America per girare un film con attori brasiliani, cinesi e del suo paese d'origine. "Il problema - rivela Muller - è che se non ci pensa il mercato, la mostra ha poco da inventarsi rispetto alla scarsa presenza della cinematografia latino-americana. E' fondamentalmente una questione di date che non coincidono. Il cinema sudamericano è pronto per la primavera e sono davvero pochi i film completati per l'estate. Quest'anno però, in Orizzonti, ci sarà una notevolissima opera messicana, Los Herederos di Eugenio Polgovsky."
La Mostra di quest'anno è costata 11 milioni di lire, dei quali 70% di contributo pubblico e 30% di entrate proprie. Con questa edizione della Mostra partono poi i
lavori per la costruzione del nuovo Palazzo del Cinema: "Il 28 agosto ci sarà una piccola cerimonia di posa della prima pietra del Palazzo del Cinema - ha dichiarato a tal proposito il presidente Paolo Baratta - Al Lido troveremo già le prime macchine del cantiere. Il progetto è stato perfezionato nel corso degli ultimi mesi. Si tratta di un complesso che ospiterà una sala principale da 2350 posti, due sale più piccole da 480 e 300 posti e un grande spazio destinato all'organizzazione delle varie attività collaterali. La prima Mostra dotata del complesso sarà inaugurata nel 2011, ma nel caso di un miracolo forse la Sala Grande potrà essere inaugurata già nel 2010." Il tanto atteso salto di qualità nelle strutture della Mostra sta quindi per essere effettuato e Baratta tiene a sfatare un mito: "In molti dicono che alla Mostra di Venezia manca la città, che è un evento isolato e isolano. I numeri però parlano chiaro: l'anno scorso abbiamo venduto 40.000 biglietti al Lido, 20.000 tra S. Polo e Mestre e con quelli staccati altrove raggiungiamo i 110 mila biglietti venduti intorno ai film della Mostra. Pochi altri festival al mondo possono contare su una partecipazione simile".
L'appuntamento è quindi fissato per il 27 agosto in laguna. I fratelli Coen sembrano garantire con la loro commedia una partenza fulminante, a differenza degli ultimi anni che hanno offerto film d'apertura decisamente zoppicanti. Sullo stato di salute del cinema italiano e sulla qualità di un cartellone così sfaccettato ci sarà modo di discutere quando le pellicole saranno finalmente proiettate in sala.

venerdì 22 agosto 2008

L'11 Mostra Internazionale di Architettura di Venezia!


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Si terrà a Venezia da domenica 14 settembre a domenica 23 novembre 2008, all’Arsenale e ai Giardini, l’11. Mostra Internazionale di Architettura dal titolo Out There: Architecture Beyond Building, diretta da Aaron Betsky e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta. La vernice avrà luogo nei giorni 11, 12 e 13 settembre 2008.

La Mostra è stata presentata a Roma, nell’Aula Magna della Facoltà di Architettura "Valle Giulia" dell’Università degli Studi di Roma "La Sapienza", dal Presidente della Biennale Paolo Baratta e dal Direttore dell’11. Mostra Aaron Betsky, alla presenza del Preside della Facoltà di Architettura “Valle Giulia”Benedetto Todaro.

Secondo Aaron Betsky – già direttore per sei anni del Netherlands Architecture Institute (NAI) di Rotterdam, uno dei più importanti musei e centri di architettura del mondo, e dallo scorso anno direttore del Cincinnati Art Museum – l’11. Mostra, intitolata Out There: Architecture Beyond Building “vuole orientarsi verso un’architettura liberata dagli edifici, per affrontare i temi centrali della nostra società; invece di tombe dell’architettura, vale a dire gli edifici, presenterà installazioni site specific, visioni ed esperimenti che ci aiuteranno a comprendere e a dare un senso al nostro mondo moderno, e a sentirsi a casa in esso”.

Betsky prosegue indicando “quello che dovrebbe essere un fatto ovvio: l’architettura non è ‘il costruire’. Gli edifici sono oggetti, e l’atto del costruire produce gli oggetti-edifici, ma l’architettura è qualcosa d’altroÈ il modo di pensare e di parlare sugli edifici. È il modo di rappresentarli, di realizzarli: questo è architettura. Più in generale, l’architettura è un modo di rappresentare, dare forma e forse anche offrire alternative critiche all’ambiente umano. Infatti, gli edifici non sono abbastanza: sono la tomba dell'architettura, ciò che resta di quel desiderio di costruirci un altro mondo, un mondo migliore e aperto ad altre possibilità oltre il quotidiano. In concreto, architettura è ciò che può farci sentire ‘a casa’ nel mondo”.

“La sfida dell’11. Mostra – sottolinea Betsky – consiste nel raccogliere e incoraggiare la sperimentazione: quella delle strutture effimere, delle visioni di altri mondi o di prove tangibili di un mondo migliore. Questa Biennale non vuole presentare edifici già esistenti e di cui si può godere nella vita reale. Non vuole proporre soluzioni astratte a problemi sociali, ma intende vedere se l’architettura, sperimentando nella e sulla realtà, può offrire forme concrete e immagini seduttive”.

L'11. Mostra Out There: Architecture Beyond Building presenterà pertanto, articolandosi nelle aree espositive del Padiglione Italia ai Giardini eall’Arsenale, installazioni appositamente realizzate, manifesti d’intento e scenari utopici. Se all’Arsenale il visitatore incontrerà una ventina di opere di questo tipo, il Padiglione Italia presenterà una ricognizione di lavori sperimentali di giovani architetti e di cinque Masters of  the Experiment.

LCorderie dell’Arsenale si apriranno con Hall of Fragments, di David Rockwell con Casey Jones + Reed Kroloff. Sarà proiettata su schermi un’architettura prima del costruire, attraverso una selezione di film di fantascienza, che in passato hanno mostrato come il nostro mondo sarebbe apparso, nonché film storici che hanno ricreato mondi antichi. Le Corderie presenteranno quindi Installations, installazioni di grandi dimensioni e site specific, che si domanderanno come è possibile sentirsi “a casa” nel mondo. Queste installazioni saranno accompagnate da Manifestos, manifesti d’intento per un’architettura oltre il costruire, che saranno sia su video, sia stampati. I partecipanti sono: Diller Scofidio+Renfro, UN Studio, Massimiliano Fuksas, Nigel Coates, Droog Design, Philippe Rahm, M-A-D, Coop Himmelb(l)au, Vicente Guallart, Zaha Hadid, An Te Liu, Greg Lynn, MVRDV, Penezič e Rogina, Asymptote, Atelier Bow Wow, Barkow Leibinger Architects. A continuare questo tema, ricordando l’Arsenale, una capanna odierna dal Kazakistan e un “giardino paradisiaco” di Kathryn Gustafson.

giovedì 10 luglio 2008

Bed and Breakfast in barca (Boat and Breakfast) a Venezia!

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Una nuova alternativa per dormire a Venezia: il Boat and Breakfast Sarah Sun Island!
Ormeggiato presso l’isola della Giudecca, nei pressi del cuore del Centro Storico di Venezia, lo yacht Sarah Sun Island offre l’alloggio tipo Boat and Breakfast in comode cabine tutte dotate di bagno privato. La colazione viene servita nell’ampio salone del ponte di mezzo o, nella bella stagione, nel ponte superiore all’aperto. Possibilità di mini-crociere, organizzazione di feste private, compleanni, eventi.
La formula del Boat & Breakfast è una formula già collaudata all'estero, piacevole, affascinante che avrà, nei prossimi anni, riscontri sempre maggiori sfruttando il vastissimo patrimonio costiero della nostra penisola. A Venezia trova una fra le prime opportunità di ospitalità.
Sostanzialmente l'offerta riguarda il servizio di bed and breakfast (camera e colazione) in yachtbarca o piccola nave ormeggiata. Le cabine di solito sono dotate anche di bagno privato e la colazione viene offerta nello yacht stesso.
La differenza con le houseboats riguarda il fatto che, nel caso del boat and breakfast, il servizio è offerto su nave ormeggiata.Un soggiorno in boat and breakfast è una esperienza diversa dalle solite vacanze: gli spazi permettono di muoversi, di avere una propria privacy, di prendere il sole e magari chiaccherare attorno ad un grande tavolo a centro barca.
Questi i servizi offerti: Cabina singola/doppia con bagno privato. Bagno dotato di WC, bidet, lavandino, doccia. Colazione tipo continentale. Aria condizionata. Riscaldamento. SAT-TV. Set completo di biancheria da camera. Set completo di biancheria da bagno. Energia elettrica. Acqua fredda. Acqua calda. Pulizie all’arrivo e alla partenza. Accesso alle camere 24 ore su 24. Ingresso comune.
I prezzi sono molto interessanti: Una persona: cabina twin Euro 115,00/notte, Euro 690,00/sette notti. Due persone: cabina suite Euro 150,00/notte, Euro 900,00/sette notti; cabina twin Euro 130,00/notte, Euro 780,00/sette notti.

lunedì 7 luglio 2008

SMS Venice!

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Il progetto 
SMS Venice (acronimo di Saint Mark's Square e di Short Message System) nasce dall'unione di intenti del Comune di Venezia, della Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici di Venezia e laguna e di Fran Tomasi, organizzatore della manifestazione: testimonial d'eccezione di SMS Venice una veneziana doc come Mara Venier. 
Voluto fortemente dal Comune di Venezia per la città, il progetto ha come finalità quella di sensibilizzare il pubblico promuovendo, con il supporto di alcuni sponsor e attraverso l'invio di SMS, una campagna per raccogliere fondi destinati alla tutela e alla conservazione di Piazza San Marco, cuore di Venezia, meta privilegiata di ogni turista per il complesso unico ed inimitabile dei monumenti presenti e riconosciuta patrimonio dell'umanità. 
L'iniziativa prevede la possibilità di aprire con il ricavato della raccolta fondi (sarà possibile donare attraverso gli SMS 1 o 2 euro al progetto) alcuni cantieri nella storica piazza lagunare. Per mettere in opera l'attività di restauro e manutenzione della storica area lagunare il progetto SMS Venice è riuscito concentrare in quattro date molto ravvicinate degli eventi prestigiosi che avranno luogo nella Piazza, nella quale per legge le esibizioni annuali sono limitate al numero di tre. 
Il progetto sarà caratterizzato anche da aspetti comunicativi di rilievo tecnologico (avremo un pixel wall, disposto sulle torri laterali del palco, che riprodurrà la facciata di palazzo Ducale, scelta in quanto rappresenta al meglio l'area marciana dedicata al restauro, che ci aggiornerà in tempo reale sulla raccolta fondi) e offrirà al pubblico un calendario di appuntamenti di rilievo internazionale unici, in una location eccezionale nel suo genere. 
Nel mese di luglio Piazza San Marco si trasformerà quindi in uno spazio vivo, palcoscenico di concerti e di artisti di fama internazionale, per un progetto pluriennale di grande respiro che avrà corso anche dopo il mese di luglio. Il palcoscenico situato in Piazza San Marco ospiterà quattro appuntamenti importanti. 
Martedì 8 luglio 2008 si esibirà la compagnia dei MOMIX, conosciuta in tutto il mondo per le sue opere di eccezionale inventiva e bellezza. I Momix sono una compagnia di ballerini-illusionisti diretta da Moses Pendleton, che sin dalla fondazione ha ottenuto grande notorietà per la sua capacità di evocare un universo di immagini surreali utilizzando corpo, costumi, attrezzi e giochi di luci e ombre. The best of Momix 2008 è l'omaggio che il geniale coreografo Moses Pendleton dedica alla propria compagnia, un essay di oltre venti anni di indiscussi successi e trionfi mondiali. 
La compagnia si esibirà in alcune delle sue incredibili coreografie tratte da 
Opus Cactus, Passion, Sun flower Moon, SuperMomix
Mercoledì 9 luglio sarà la volta di ELTON JOHN, che si esibirà sul palco veneziano in un intenso ed esclusivo concerto piano solo. Elton, innamorato della città di Venezia (dove è proprietario di una casa in cui soggiorna abitualmente), ama particolarmente le performance da solista e la libertà di cui gode sul palco, solo al pianoforte; a chi lo ascolta, affermano quelli che hanno avuto il privilegio di sentirlo esibirsi, sembra che l'artista stia suonando proprio per lui. Elton - cantante, cantautore e pianista, che nella sua carriera ha venduto più di 200 milioni di dischi - sta girando il mondo con il Rocket Man Tour 2008: nell'incantevole cornice della laguna Elton alternerà ai suoi grandi successi anche alcuni brani meno noti, che però i suoi fan più appassionati conoscono bene. 
Lunedì 14 luglio sarà la volta di GIOVANNI ALLEVI, pianista e compositore italiano. Con la sua orchestra di 33 elementi presenterà il nuovissimo "Evolution Tour", che lo vedrà protagonista sia sul podio come direttore d'orchestra, sia alla tastiera del suo pianoforte. 
Gran finale martedì 15 luglio: una serata speciale "COLORE BRASILE" con la partecipazione di TOQUINHO, artista fra i rappresentativi e popolari in Brasile e a livello internazionale. Conosciuto ed apprezzato per le sua tecnica strumentale impeccabile e per la voce suggestiva, Toquinho che vanta oltre 40 anni di vita artistica, ripercorrerá musicalmente i momenti salienti della sua carriera accompagnato dalla sua band brasileira e dedicando anche un omaggio al tema della "Bossa Nova" che quest´anno compie 50 anni di successo (1958-2008). 
Il finale di serata vedrà inoltre l'esibizione della VENEZIA SUONA BIG BAND, orchestra di 25 elementi che si può fregiare del marchio di Venezia e che da oltre 30 anni è un laboratorio attivo, fucina continua di grandi e prestigiosi musicisti veneziani. 
Un grosso contributo è stato offerto anche dal fondatore e designer di COSTUME NATIONALEnnio Capasa, che ha appoggiato l'intento della manifestazione e ne ha "firmato" il logo. Questo evoca i due elementi che simbolizzano da sempre la Serenissima: l'acqua e il cielo. Una versione stilizzata della V di Venezia prende il colore della laguna e spicca il volo: verso l'alto e verso il futuro.

Venice Med(F)Est 2008

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Nasce un nuovo festival a Venezia che si propone come laboratorio per il dialogo tra i popoli e le culture dello spazio Euro-Mediterraneo e dell'Est Europa attraverso la promozione e la rappresentazione delle contaminazioni tra le discipline artistiche e le ricche e diverse tradizioni musicali che abitano un'area geografica così estesa e diversificata. 
Lo spirito che anima la manifestazione è la convinzione che Venezia debba rappresentare un crocevia delle culture e tradizioni fra l'Europa e il Mediterraneo come le si addice per ragioni storiche, economiche, geografiche e culturali. 
Il festival dal 4 luglio al 4 agosto, strutturato in diverse sezioni tematiche e disciplinari con oltre 40 spettacoli, si realizza in varie parti del territorio della Venezia insulare e di terraferma con un programma attento alla qualità e alla partecipazione. 
Un ricco calendario di eventi articolato e vario rivolto a giovani, bambini, famiglie, appassionati della musica etno e jazz, del teatro e turisti attenti alla qualità (tra gli altri, la star della musica raï, l'algerino Khaled, la formazione multienica dell'Orchestra di Piazza Vittorio, il teatro spettacolare dei pirotecnici la Fura dels Baus, e ancora Caparezza, Sud Sound System, Giovanna Marini. 
Una manifestazione pensata e costruita per raggiungere sia un pubblico locale che il pubblico internazionale, e che punta entro la seconda edizione (2009) a divenire uno dei principali festival di world music, etnojazz e teatro popolare d'Europa. 
Il festival, promosso e coordinato dall'Assessorato alla Produzione Culturale e alle Relazioni Internazionali del Comune di Venezia, per l'edizione 2008 si avvale della preziosa collaborazione di diversi enti e associazioni. 
Gli spettacoli sono quasi tutti ad ingresso gratuito, eccetto i concerti di Khaled (€ 15), Orchestra di Piazza Vittorio (€ 10), Caparezza (€ 10), Sud Sound System (€ 12), Giuliano Palma & the Blueneaters (€ 15) ed il Teatro della Fura del Baus (€ 31). 
Il programma dettagliato e tutte le informazioni necessarie saranno disponibili sul sito Venicemedfest , e-mail info@venicemedfest.it.

venerdì 4 luglio 2008

iMob rivoluziona il trasporto pubblico a Venezia!

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Imob
è il nuovo sistema di bigliettazione elettronica che sostituisce l’obsoleto biglietto cartaceo con
un nuovo documento di viaggio intelligente concepito in due diverse versioni in base alle singole esigenze di mobilità.
La tessera imob.venezia sostituirà la vecchia tessera di abbonamento e la CartaVenezia, rendendo possibile la gestione di uno o più titoli di viaggio (biglietti, abbonamenti o carnet) tramite un unico supporto.
Il chip on paper, tessera elettronica di formato identico alla tessera imob.venezia, realizzata in materiale meno rigido, sostituirà invece tutte le tipologie di biglietto cartaceo, rendendo possibile la gestione di un solo contratto per volta (biglietto di corsa semplice o carnet). 
Actv rivoluziona il concetto di mobilità grazie ad imob.venezia, il primo sistema di bigliettazione elettronica in Italia, che, grazie ad una semplice smart card, renderà ancora più agevoli gli spostamenti sul territorio veneziano.
Efficienza, velocità, semplicità d’uso e flessibilità nel servizio, questi gli obiettivi dell’innovativo progetto imob.venezia, che porterà benefici sia ai cittadini che ai visitatori, facendoli entrare per primi nel sistema di mobilità del futuro.
Grazie ad imob sarà possibile:
  • accedere in modo migliore al servizio: i processi di acquisto, fruizione e controllo saranno infatti più veloci;
  • migliorare la qualità del servizio grazie all’introduzione di nuove politiche tariffarie a seconda dell’utilizzo dei mezzi;
  • utilizzare la tessera (smart card) anche per acquistare biglietti di altri spettacoli ed eventi;
  • eliminare i vecchi supporti cartacei facilmente deteriorabili sostituendoli con un nuovo documento di viaggio intelligente;
  • raccogliere e gestire al meglio informazioni utili al miglioramento dei percorsi e delle frequenze delle linee sia di superficie che di navigazione per poter così migliorare l’offerta di trasporto;
  • introdurre le modifiche tariffarie senza sostituire la propria tessera elettronica;
  • sviluppare politiche tariffarie più rispondenti alle esigenze della clientela.
Con il sistema imob.venezia, i passeggeri, abbonati e non, saranno dotati di una tessera elettronica nella quale si possono caricare uno o più titoli di viaggio (CartaVenezia, biglietto semplice, abbonamento o carnet) a seconda della tipologia del supporto utilizzato (smart cart o chip on paper).
La tessera utilizzerà il 
sistema contactless per la validazione del titolo di viaggio, grazie al chip sarà possibile convalidare il titolo semplicemente passando accanto alla apposita validatrice (entro una distanza massima di circa 6 cm.)
Con imob.venezia sarà possibile caricare facilmente nella tessera qualsiasi titolo di viaggio recandosi in tutte le biglietterie Hellovenezia o nei concessionari autorizzati.
Gli ospiti del Bed and Breakfast Al Giardino di Venezia e degli Appartamenti Turistici Al Giardino di Venezia potranno acquistare tutte le tessere iMob nella vicina Tabaccheria in Via Altinia a Venezia-Favaro.