La Scuola Grande di San Rocco rappresenta un momento importante nella storia della pittura veneziana del XVI secolo: per decorare la sua Sala dell'Albergo fu indetto un concorso a cui parteciparono i più illustri pittori attivi a Venezia: Tintoretto, Paolo Veronese, Federico Zuccari, Giuseppe Salviati, Andrea Schiavone. Vinse il Tintoretto che, con un'abile operazione d'immagine, donò alla Scuola una delle tele più importanti del ciclo, che fu molto apprezzata per il suo indubbio valore artistico e che, non potendo essere rifiutata, convinse i giudici a non cambiare lo stile per gli altri teleri.
Con il nome di "Scuole" si indicavano a Venezia non le istituzioni scolastiche, ma le associazioni laiche di beneficenza e mutuo soccorso delle verie corporazioni professionali, che erano quasi 400 nel periodo di massimo splendore della Serenissima Repubblica di Venezia. Ogni confraternita aveva la sua sede in un palazzo riccamente costruito e decorato, dedicato al suo santo protettore a cui erano ispirate anche le numerose opere d'arte che venivano commissionate ai più importanti artisti operanti sulla piazza.Alle spalle del palazzo della Scuola di San Rocco si trova la Chiesa di San Pantalon, dalla facciata incompiuta, che contiene al suo interno opere di Veronese, Palma il Giovane, Antonio Vivarini e l'opera più importante del Fumiani, detto "il Fumoso" per il largo uso dei colori scuri e sfumati, consistente nel vasto soffitto decorato con più di 60 tele. Proseguendo oltre il piccolo ponte di San Tomà, si arriva alla casa di Carlo Goldoni, massima gloria letteraria di Venezia e nume del teatro italiano, oggi sede dell'Istituto Internazionale per la Ricerca Teatrale. Infine nel Campo di San Polo si trova l'omonima chiesetta, originaria del IX secolo ma ristrutturata nel Quattrocento, che come uno scrigno prezioso e nascosto, conserva al suo interno un piccolo tesoro, costituito da opere di Tintoretto, Veronese e Tiepolo.
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