sabato 11 aprile 2009

Itinerari turistici a Venezia: Isole della Laguna!

Attorno a Venezia, nella laguna, ci sono alcune isole che meritano di essere visitate: Murano, Burano, San Giorgio Maggiore, Torcello. E poi la spiaggia del Lido di Venezia.
Murano è universalmente conosciuta per la rinomata tradizione nella produzione di vetro e cristalli di alto pregio. Inizialmente le vetrerie si trovavano all'interno della città di Venezia, ma a causa dei numerosi incendi che si verificavano (la città era allora per lo più costituita da abitazioni in legno) nel XII secolo si decise di spostare la produzione nella vicina isola di Murano. La produzione di vetro continua ai massimi livelli ancora oggi e i vetri di Murano sono venduti in tutto il mondo. Per conoscerne la tradizione si può visitare il Museo di Arte Vetraria.
Burano è un caratteristico insieme di case colorate, dove si conservano costumi e tradizioni artigianali. Il Lido di Venezia è la spiaggia dei Veneziani: costeggia il Lungomare Giovanni Marconi, dove si trovano alcuni degli alberghi più prestigiosi di Venezia, il Casinò ed è la sede del rinomato festival la Mostra del Cinema.
L'isola di San Giorgio Maggiore, di fronte a Piazza San Marco, costituisce un ambiente unico ed appartato nel contesto veneziano: sprovvista di strutture turistiche, è un luogo dedicato alla meditazione religiosa e culturale. Vi si trovano: la chiesa del Palladio, il convento dei benedettini e la sede della Fondazione Cini, che si è occupata del suo restauro. All'interno della chiesa del Palladio si trovano alcune tele del Tintoretto; dalla cima del campanile si può ammirare un magnifico panorama di Venezia.
L'isola di Torcello è interessante per chi voglia sapere di più sulle origini di Venezia: si tratta di uno dei primi nuclei abitati della laguna veneziana, entrato sotto il governo della città nel X secolo. Oggi l'isola è praticamente disabitata e vi sono i resti di alcune grandiose basiliche, di cui restano alcuni mosaici di impressionante ricchezza.

Itinerari turistici a Venezia: Santa Maria della Salute!

Alla foce del Canal Grande sulla laguna, dal lato opposto a Piazza San Marco, sull'isola della Giudecca, troviamo la Basilica di Santa Maria della Salute, visibile punto di riferimento del paesaggio veneziano, per il suo colore bianco candido e la sua maggiore adesione allo stile classico rinascimentale, che risalta moltissimo nel tessuto cittadino.
Fu costruita a partire dal 1631, su progetto di Baldassarre Longhena, per ringraziamento dalla intera cittadinanza di Venezia che, colpita da una micidiale epidemia di peste, espresse alla Madonna il voto di costruire una nuova e bellissima chiesa per favorire il suo aiuto.
Venezia mantenne la promessa e costruì una chiesa maestosa e bellissima: sulla pianta centrale a base ottagonale si eleva una imponente cupola in stile veneziano, seguita da una cupola più piccola sul presbiterio ai cui lati si ergono campanili gemelli. Attorno alla cupola maggiore, le caratteristiche volute concentriche in marmo. All'interno un prezioso pavimento in marmi policromi e opere di Tiziano e Tintoretto.
Sulla punta della Giudecca troviamo la Dogana, costruita nel XV secolo e ristrututrata nel Seicento, dove venivano controllate tutte le merci provenienti via mare. Costruita in forma triangolare, per richiamare la forma delle prue delle navi, presenta sulla punta protesa verso la laguna una statua raffigurante la Fortuna che governa il mondo, un globo d'oro sorretto da due giganti.

Itinerari turistici a Venezia: Scuola Grande di San Rocco!

La Scuola Grande di San Rocco rappresenta un momento importante nella storia della pittura veneziana del XVI secolo: per decorare la sua Sala dell'Albergo fu indetto un concorso a cui parteciparono i più illustri pittori attivi a Venezia: Tintoretto, Paolo Veronese, Federico Zuccari, Giuseppe Salviati, Andrea Schiavone. Vinse il Tintoretto che, con un'abile operazione d'immagine, donò alla Scuola una delle tele più importanti del ciclo, che fu molto apprezzata per il suo indubbio valore artistico e che, non potendo essere rifiutata, convinse i giudici a non cambiare lo stile per gli altri teleri.
Con il nome di "Scuole" si indicavano a Venezia non le istituzioni scolastiche, ma le associazioni laiche di beneficenza e mutuo soccorso delle verie corporazioni professionali, che erano quasi 400 nel periodo di massimo splendore della Serenissima Repubblica di Venezia. Ogni confraternita aveva la sua sede in un palazzo riccamente costruito e decorato, dedicato al suo santo protettore a cui erano ispirate anche le numerose opere d'arte che venivano commissionate ai più importanti artisti operanti sulla piazza.
Alle spalle del palazzo della Scuola di San Rocco si trova la Chiesa di San Pantalon, dalla facciata incompiuta, che contiene al suo interno opere di Veronese, Palma il Giovane, Antonio Vivarini e l'opera più importante del Fumiani, detto "il Fumoso" per il largo uso dei colori scuri e sfumati, consistente nel vasto soffitto decorato con più di 60 tele. Proseguendo oltre il piccolo ponte di San Tomà, si arriva alla casa di Carlo Goldoni, massima gloria letteraria di Venezia e nume del teatro italiano, oggi sede dell'Istituto Internazionale per la Ricerca Teatrale. Infine nel Campo di San Polo si trova l'omonima chiesetta, originaria del IX secolo ma ristrutturata nel Quattrocento, che come uno scrigno prezioso e nascosto, conserva al suo interno un piccolo tesoro, costituito da opere di Tintoretto, Veronese e Tiepolo.

Itinerari turistici a Venezia: Gallerie dell'Accademia!

Si tratta del museo di pittura più importante di Venezia, ospitato nei locali della ex Chiesa e Scuola di Santa Maria della Carità e annesso convento, oggi sede dell'Accademia delle Belle Arti. Ospita al suo interno una ricca raccolta di opere dei pittori veneziani tra il Trecento e il Settecento, offrendo un significativo panorama complessivo dell'arte veneziana in quei secoli.
Sono esposte opere di: Vittore Carpaccio, Giovanni Bellini, Gentile Bellini, Andrea Mantegna, Giorgione, Lorenzo Lotto, Tiziano Vecellio, Jacopo il Tintoretto, Paolo il Veronese, Gian Battista Tiepolo, Canaletto, Francesco Guardi, Giambattista Piazzetta, Pietro Longhi e altri. Tra i cicli completi più importanti citiamo i teleri del Carpaccio raffiguranti le Storie di Sant'Orsola e quelli del Tintoretto con le Storie di San Marco.
Nei pressi dell'Accademia si trovano: la Chiesa di San Trovaso, con opere dei Tintoretto padre e figlio, la Chiesa di S.Maria del Rosario ai Gesuati, con interventi di Tintoretto e Piazzetta; la Chiesa di San Sebastiano, affrescata dal Veronese, che qui lavorò per molti anni; la Scuola Grande dei Carmini, le cui facciate si devono al Longhena, che conserva al suo interno opere del Tiepolo.

Itinerari turistici a Venezia: Ponte di Rialto!

È il maggiore ponte di Venezia, che attraversa il Canal Grande nella zona di Rialto.
Inizialmente si chiamava Ponte della Moneta, perchè costruito nei pressi della Antica Zecca di Venezia, e nei suoi locali erano concentrate le attività finanziarie dei banchieri veneziani.
La versione attuale, risultato della sua sesta ricostruzione e primo ponte in pietra della città, risale al 1590 ed è opera dell'architetto Antonio da Ponte.
La sua elegante forma è suddivisa in 12 arcate doppie simmetricamente disposte, che oggi ospitano attività commerciali dedicate al turismo.

Itinerari turistici a Venezia: Canal Grande!

È la principale via d'acqua della città di Venezia, che attraversa per intero con un percorso curvilineo da nord-ovest a sud-est. Inizia nei pressi di Piazzale Roma, il punto di accesso dalla terraferma dove si fermano i mezzi di trasporto terrestre, e si allunga fino a Piazza San Marco e alla laguna, di fronte alla Giudecca.
Sul canale, attraversato da battelli sin dal MedioEvo, si trovavano inizialmente molti mulini azionati dalle maree, le manifattore di lana e seta e gli arsenali vecchi della repubblica. Con la graduale trasformazione in zona residenziale, sulle sue sponde furono costruiti i maggiori palazzi delle famiglie nobili veneziane, che oggi ospitano alberghi di lusso o musei e istituzioni.
I palazzi ed edifici religiosi più rappresentativi del Canal Grande sono: Ponte e Chiesa degli Scalzi, in stile barocco; Palazzo Labia, del Settecento; Palazzo Vendramin Calergi, sintesi di architettura bizantina e gotica, oggi sede del Casinò Municipale; Ca' d'Oro, così chiamata per le splendide dorature, oggi restaurata e sede della Galleria Franchetti; Ca da Mosto, sede del più rinomato albergo della città tra XVI e XVIII secolo; Fondaco dei Tedeschi, sede dei mercanti germanici del XIII secolo poi ricostruita, aveva affreschi del Giorgione e del Tiziano, oggi sede delle Poste; Palazzo Mocenigo, complesso di quattro palazzi nobiliari; Palazzo Grassi, realizzato nel Settecento e sede di importanti mostre itineranti; Fondaco dei Turchi, restaurato nell'Ottocento, ospita il Museo di Storia Naturale; Ca' Pesaro, opera del Longhena, ospita oggi il Museo di Arte Orientale e la Galleria d'Arte Moderna; Ca' Foscari, della potente nobile famiglia dei dogi Foscari, sede della principale Università di Venezia; Ca' Rezzonico, progetto di Baldassarre Longhena, sede del Museo del Settecento Veneziano, con opere di Tiepolo, Canaletto, Longhi, Guardi; Palazzo Moro, che ispirò Shakespeare per la realizzazione dell'Otello; Palazzo Venier dei Leoni, che ospita la collezione Peggy Guggenheim.

Itinerari turistici a Venezia: Ponte dei Sospiri!

Era il ponte che collegava le sale dei tribunali nel Palazzo Ducale alle Prigioni Nuove, derivanti da un ampliamento del Palazzo e divise dal corpo principale da un piccolo canale.
Quello che oggi sembra un nome sentimentale e che fa da sfondo alle passeggiate in gondola degli innamorati, deriva dalla letteratura romantica che descriveva il passaggio dei condannati presi dalla nostalgia alla vista del paesaggio veneziano, colta per l'ultima volta dalla finestrella al centro del ponte, prima di andare ad espiare la loro condanna.
Dallo stemma esposto sul ponte si deduce che fu costruito negli anni a cavallo tra Cinquecento e Seicento, in pietra bianca d'Istria, candida ed elegante. Oggi è una delle maggiori attrazioni turistiche per chi gira Venezia in gondola.

Itinerari turistici a Venezia: Palazzo Ducale!

Era la residenza dei Dogi, i capi politici di Venezia, e sede del governo della Repubblica Serenissima, oltre che del Tribunale e delle prigioni.
Fu inizialmente costruito nel corso del Trecento, ma ampliato e profondamente modificato fino al Seicento. Le facciate sono rivestite in marmi bianchi e rosa, e sono ritmate al primo piano da un elegantissimo loggiato gotico traforato. Agli angoli si trovano gruppi scultorei in altorilievo.
All'interno si accede attraverso la Porta della Carta, così chiamata in riferimento alla burocrazia, che dà in un cortile con porticato detto di Foscari, dal nome di un doge, di fronte a cui si innalza la famosa Scala di Giganti che porta al piano nobile e con le due statue di Nettuno e Marte.
Alla sommità della Scala d'Oro del Sansovino cominciano a susseguirsi le sale del Palazzo Ducale, tra cui la Sala delle Quattro Porte, Sala del Collegio e dell'Anticollegio, Sala del Senato, Sala del Consiglio dei Dieci, Sala della Bussola, e la vastissima Sala del Maggior Consiglio di ben 1340 metri quadri, dove si riuniva il Parlamento della Serenissima Repubblica Veneziana. In questa sala oggi sono conservati i ritratti dei Dogi veneziani e il Paradiso del Tintoretto.
Nel Palazzo Ducale c'erano anche le prigioni della repubblica: i Pozzi, i Piombi e le Prigioni Nuove. I pozzi erano a pianterreno ed erano destinate ai criminali. I piombi, così chiamati perchè avevano i soffitti in piombo, erano invece una forma di prigione meno dura per le persone comuni, dove era permesso portarsi effetti personali e in alcuni casi anche della propria attività.

Itinerari turistici a Venezia: Basilica di San Marco!

San Marco Evangelista è il santo patrono di Venezia da quando le sue reliquie furono portate qui da Alessandria d'Egitto negli anni attorno all'800 d.C. La prima chiesa dedicata a conservare le preziose reliquie fu consacrata nel 832, ma la costruzione della Basilica risale al XIII secolo. Costruita in stile orientale è sormontata da cinque cupole bizantine e la facciata è ricchissima, con cinque portali decorati con marmi preziosi e sculture romaniche.
Sopra il portale centrale, ripartito in tre archi, si trovano i famosi cavalli di bronzo (in copie: gli originali, dopo un lungo ed importante restauro, sono esposti nella galleria interna della Basilica). La Basilica di San Marco è stata sempre il massimo orgoglio dei Veneziani, simbolo della grandezza della Repubblica, che riuniva tutti i più preziosi tesori ricavati dalle città orientali entrate nel dominio di Venezia, come durante la conquista di Costantinopoli.
Gli interni presentano ricchissimi mosaici, le più alte realizzazioni dell'arte musiva del MedioEvo fino all'epoca Rinascimentale. Dalla chiesa si accede poi alla Galleria e Museo Marciano, dove si trovano i cavalli di Bronzo, e la sede del Tesoro, nel braccio destro del transetto, con i reperti preziosi provenienti da Costantinopoli.

Itinerari turistici a Venezia: Piazza San Marco!

Piazza San Marco è il cuore di Venezia, la meta privilegiata di ogni turista, per il complesso unico ed inimitabile dei momunenti ivi presenti.
La piazza ha una forma trapezoidale e ha una lunghezza di circa 175 metri e nel punto di largezza massima misura circa 80 metri. La delimitano ad Est la Basilica di San Marco, a nord il palazzo delle Procuratie Vecchie (ricostruite nel Cinquecento), a sud quello delle Procuratie Nuove (costruite a fine '500), ad ovest il palazzo napoleonico che unisce le due Procuratie e che fu costruito nell'Ottocento al posto della preesistente chiesa di San Gemignano. Sotto i portici delle due Procuratie si trovano alcuni caffè storici di Venezia, attivi fin dalla fine del Settecento.
Ma quello che rende davvero unica questa Piazza è soprattutto l'apertura verso la laguna nell'angolo a sud-est, delimitato da un lato dall'alto Campanile e dall'altro dallo splendido loggiato del Palazzo Ducale. Nel vasto spazio aperto circondato dai palazzi storici passano i turisti di tutto il mondo che si fanno fotografare sommersi dai numerosissimi colombi che affollano Venezia.
Qui si tengono anche le manifestazioni del Carnevale, uno dei più importanti del mondo e dove si possomo ammirare le maschere più belle e ricche, in uno scintillìo di colori che fa rivivere i fasti dell'epoca d'oro di Venezia tra XVI e XVIII secolo.

domenica 5 aprile 2009

"Nigra Sum Sed Formosa", la Mostra sull'Etiopia Cristiana a Venezia!

A Venezia, presso la sede espositiva dell’Università Ca’ Foscari lungo il Canal Grande, rimane aperta al pubblico dal 13 marzo al 10 maggio 2009 una interessante e innovativa mostra sull’Etiopia cristiana.
L’esposizione, che presenta materiali in gran parte inediti, è curata da Giuseppe Barbieri, Gianfranco Fiaccadori e Mario Di Salvo, coadiuvati da un ampio comitato scientifico internazionale.
Il titolo della mostra, “
Nigra sum sed formosa”, rinvia al celebre versetto del Cantico dei Cantici interpretato in relazione alla Regina di Saba. È stato scelto per ricordare l’antichità dell’esperienza religiosa biblica e cristiana in terra etiopica. Qui sussiste ancora oggi una sorta di chiesa delle Origini, degli Apostoli, che ha saputo conservare, nei riti e nelle rappresentazioni artistiche, lo spirito della prima età evangelica.
Venezia è stata, almeno già dall’epoca del grande re Zar’a Yâ’qob (1434-68), uno dei partner più significativi, tra gli Stati Europei, dell’Impero Etiope, a ribadire così la sua funzione di porta di collegamento tra Oriente e Occidente. Questo elemento segna l’assoluta pertinenza della città di San Marco, che è sede di uno dei più importanti e antichi patriarcati d’Occidente, come luogo e scenario della mostra.
L’esposizione si presenta come un organico e affascinante “racconto“, imperniato su riconoscibili personaggi: la
Regina di Saba; il Re Lâlibalâ (sec. XII-XIII), da cui prende nome la città santa costruita sulle montagne del Lasta, la “Nuova Gerusalemme” a beneficio dei pellegrini Etiopi, impediti a recarsi in Terra Santa dalla presenza islamica, al modo in cui nell’Europa medievale si realizzavano le varie copie del Santo Sepolcro; il re Zar’a Yâ’qob, sotto cui, nel XV secolo, il Paese si aprì decisamente alle presenze occidentali; il pittore veneziano Nicolò Brancaleon, detto Marqorêwos (Mercurio), documentato alla corte dei re Eskender e Lebna Dengel fra XV e XVI secolo.
In mostra icone, croci, rotoli magici, codici miniati, incisioni, capolavori cartografici, come il
Mappamondo di Fra Mauro, rari libri di modelli, provenienti da raccolte private e pubblici musei, nazionali e internazionali. Affiancano questi eccezionali reperti originali numerosi contributi a visualizzazione multimediale (musiche, filmati, fotografie opportunamente trattate…) della civiltà religiosa e della grandezza estetica dell’impero del Leone.
Ad accompagnare i visitatori nelle diverse sezioni è il prof. Stanislaw Chojnacki, patriarca degli studi moderni sull’arte etiopica. È uno dei molti interventi di multimedialità messi a punto da Ca’ Foscari. Così come a un gruppo di lavoro interno, quello affidato al prof. Augusto Celentano, si deve un prototipo fortemente innovativo di guida multimediale mobile, realizzata in ambiente iPod. In questo modo la mostra diventa un prestigioso laboratorio per gli studenti dell’Ateneo, impegnati a declinare anche nelle più innovative forme dell’edutainment un itinerario denso di reperti e temi di rara suggestione.
La mostra è promossa dall’Università Ca’ Foscari di Venezia, dalla Banca Popolare FriulAdria - Crédit Agricole e dalla Regione del Veneto.
Il catalogo è edito da
Terraferma.
Fonte: Bit Culturali