Nel 2003 la direzione generale del Comune di Venezia invitò la direzione della neo costituita Municipalità del Lido a predisporre un progetto da inviare al Servizio civile nazionale per favorire l’impiego dei volontari nella pubblica amministrazione.
Da questa esigenza è nata l’idea di elaborare un progetto di archivio informatico denominato “I beni architettonici del Lido di Venezia, dal Liberty ai giorni nostri” che quei volontari, esperti in catalogazione di beni storici e ambientali, hanno predisposto sotto la guida degli uffici della Municipalità, costituendone la prima bozza.
Progetto di ampio respiro, articolato in più sezioni, cresciuto durante gli approfondimenti preliminari, nato dalla convinzione che debba essere superata l’idea che il Lido di Venezia sia noto a livello nazionale ed internazionale come la “spiaggia di Venezia”, luogo in cui ogni anno si svolge la prestigiosa Rassegna Internazionale d’Arte Cinematografica, piuttosto che per le sue qualità ambientali ed i suoi numerosi edifici di pregio storico e architettonico, vero e proprio patrimonio nazionale che invece merita di essere maggiormente conosciuto e valorizzato.
Edifici sorti nel periodo di massimo splendore dell’isola, che da territorio in gran parte incolto e disabitato stava diventando la località balneare più elegante e mondana d’Europa, nell’epoca in cui lo stile architettonico di riferimento era il liberty, in molti casi qui al Lido di Venezia liberamente interpretato e assemblato con gli stili neo bizantino, neo romanico, neo gotico ed eclettico.
In un percorso abbastanza veloce, il visitatore potrà visionare numerose ville ed alberghi, che seppur parzialmente modificati mantengono inalterato tutto il loro fascino e bellezza. Villa Elisa, Villa Igea, Villa Bianca, Villa Margherita, Villa Eva, Hungaria Palace Hotel, i celebrati Grand Hotel Des Bains e Grand Hotel Excelsior, sono i nomi di alcuni di questi importanti edifici che videro impegnati per la loro realizzazione diversi architetti, alcuni importanti e famosi come Torres, Perez, Corrado e Del Giudice.
Grazie alla collaborazione della Soprintendenza ai Beni Storici e Architettonici di Venezia, dell’Archivio Storico comunale, della Università di Ca’ Foscari e della Università di Architettura/IUAV, sulla base dell’indagine svolta dall’Assessorato all’urbanistica del Comune a supporto della stesura della Variante al Piano regolatore generale per l’isola del Lido di Venezia del 1998, è stato possibile individuare, catalogare e descrivere più di 250 immobili, lavoro indispensabile per realizzare l’archivio in rete, primo di una serie che vorremmo successivamente ulteriormente ampliare anche alla descrizione dei beni naturalistici e ambientali e alla raccolta dei documenti della storia della cultura locale di entrambe le isole del Lido e di Pellestrina.
È stato un lavoro impegnativo che ci auguriamo venga apprezzato e utilizzato nel migliore dei modi: come sollecitazione per incrementare, attraverso la conoscenza del proprio territorio, il dialogo tra gli utenti e l’istituzione. L’archivio infatti, che ovviamente non è esaustivo, rimarrà sempre aperto ad integrazioni provenienti da studiosi e cittadini che vorranno suggerire, correggere, completare le informazioni che vi sono contenute.
Per agevolarne la consultazione, che può trasformarsi a seconda degli interessi in mostra permanente, in percorso turistico oppure in luogo di studio e conoscenza, i visitatori possono accedere alle informazioni attraverso diverse modalità: tramite le indicazioni della cartografia interattiva; tramite le sezioni “luoghi ed architetture” e “itinerari”; tramite elenchi fissi suddivisi per nome dell’edificio o dei “protagonisti”, committenti e progettisti (oppure, non appena sufficientemente elaborata l’indagine tuttora in corso, per nome di chi è intervenuto operativamente nella realizzazione dei singoli edifici); o infine direttamente all’informazione tramite l’utilizzo del motore di ricerca interno.
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