lunedì 19 novembre 2007

Venezia in punta di penna!

Fonte: Blog Panorama
Ogni anno come un vortice Venezia attira a sé qualcosa come 15 milioni di turisti, una massa spesso informe che si aggira, non sempre consapevole, in quella che a buon diritto è considerata una delle più ricche città al mondo dal punto di vista artistico e culturale.
In mezzo a queste 15 milioni di persone una fascia di eletti riesce a visitare la città con un occhio diverso, più profondo e legato al vero tessuto storico di Venezia. Merito della passione e dall’amore per la letteratura di Tony Sepeda, professoressa di Letteratura e storia dell’arte dell’Università del Maryland, che si è inventata dei tour speciali nella città sull’acqua.
Tutto l’anno, da settembre a maggio, si possono così scoprire i luoghi che la letteratura ha scelto proprio a Venezia, resi celebri dalla penna di grandi scrittori del passato ma anche di autori da bestseller, come la statunitense Donna Leon e il suo commissario Brunetti. La Sepeda è autorizzata dalla stessa scrittrice a condurre i suoi turisti nei punti chiavi del romanzo Morte alla Fenice. Un’occasione per resuscitare, insieme al presente, anche tutto il passato letterario e artistico della città.
Seguendo le descrizioni appassionate e puntuali della professoressa americana si possono così attraversare con incantata reverenza le calli di Dorsoduro che parlano ancora dell’antica colonia di artisti stranieri che proprio qui si stabilì per arrivare a Cannaregio, respirando un aria di tempi che furono.
Non mancano i riferimenti ai classici come Henry James e alla sua adorazione per Venezia e alla fatale seduzione che trasformò per sempre la penna letteraria di Thomas Mann. Ogni tour è accompagnato da una mappa e dalla voce gentile e sicura della Sepeda.
Per chi vuole approfondire, poi, sugli scaffali delle librerie non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Da Venice di Jan Morris ai più tradizionali Lord Byron, Casanova e Shakespeare. Che pure non avendo mai visitato la città sull’acqua la descrisse mirabilmente nel Mercante di Venezia. Perché Venezia, in fondo, è una categoria dell’anima e ad ogni tour nel segno della letteratura si concede con gioia.

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