martedì 30 ottobre 2007

Sfere del cielo, Sfere della Terra. A Venezia Globi celesti e terrestri dal XVI al XX secolo


E' la prima mostra dedicata in Italia esclusivamente a questo tema, affascinante sia dal punto di vista storico-artistico, sia da quello dell’evoluzione scientifica. Curata da Marica Milanesi e Rudolf Schmidt, presenta centoquarantadue opere, provenienti dal Museo Correr, dalla Biblioteca Nazionale Marciana e da collezioni private importanti, tra cui quella – notevolissima - dello stesso Schmidt, membro della Internationale Coronelli - Gesellschaft fuer Globen- und Instrumentenkunde (Società Internazionale Coronelli per lo studio dei Globi).
Tra i punti di forza della mostra è l’eccezionale scoperta di Marica Milanesi nella collezione Correr dell’unico esemplare montato esistente al mondo di un prezioso e rarissimo globo cinquecentesco del cartografo Livio Sanudo (1520-1576) che si credeva perduto, ma il principale protagonista è il frate veneziano Vincenzo Coronelli (1650/1718), geografo, cartografo, inventore, editore e uno dei più famosi costruttori di globi del XVII secolo.
Strumenti scientifici e macchine favolose, i suoi globi, generalmente in coppia (celeste e terrestre), ornavano le biblioteche di monasteri, di studiosi, di principi e sovrani.
Il percorso espositivo presenta inoltre altri straordinari esemplari, opere a stampa e congegni diversi ed è arricchito da materiali multimediali realizzati in collaborazione con il CIRCE-IUAV.
L'Evento è facilmente raggiungibile dal B&B Al Giardino di Venezia e dagli Appartamenti Turistici Al Giardino di Venezia.

Venezia e l'Islam


Venezia celebra con una importante mostra a Palazzo Ducale la civiltà islamica. Dopo Parigi e New York, approda in città (dal 28 luglio al 25 novembre) la grande mostra dedicata al rapporto tra Serenissima e Mondo Islamico.
Sola potenza europea ad avere plenipotenziari in permanenza nelle città del Vicino Oriente, la Serenissima Repubblica assurse al ruolo di grande impero marittimo sostanzialmente in virtù di questa capacità di relazione, sviluppando nei confronti del mondo islamico un approccio sempre razionale: seppe comprenderne e apprezzarne la filosofia e la scienza e tessere legami privilegiati con le grandi dinastie musulmane. L'intento della mostra è far emergere e valorizzare questa importante capacità di integrazione attraverso un percorso espositivo articolato in sezioni tematiche che indagano tutti gli ambiti della produzione artistica: pittura, scultura, miniatura, cartografia, lavorazione dei metalli, vetri, gioielli, tessuti, tappeti e molto altro, in 200 opere di incredibile ricchezza e altissima qualità.
Tra esse, grandi capolavori della pittura veneta tra Trecento e Settecento, da Bellini a Carpaccio, da Veronese a Tiepolo, oltre a disegni, miniature e rarissimi materiali cartografici.
Straordinarie anche le sezioni dedicate all'arte applicata, in cui emergono con particolare evidenza, nel linguaggio artistico veneziano, temi, decori, tecniche, saperi mutuati dell'Islam.
L'evento è facilmente raggiungibile dal nostro B&B Al Giardino e dai nostri Appartamenti Al Giardino.

Segrete Evocazioni Notturne: Carlo Goldoni a Venezia


Nel corso di circa trent'anni di vita vissuta a Venezia, inframmezzati da partenze, viaggi, fughe improvvise e impegni di lavoro all'estero, Carlo Goldoni conobbe in città ben nove diverse abitazioni, che lo costrinsero a spostarsi da un sestiere all'altro.
Tanto che le nevrosi e i disagi nati da questi cambi di casa diventano materia di ironia nella sua commedia La casa nova del 1760.
Segrete evocazioni notturne vuole creare - per festeggiare il compleanno di uno dei drammaturghi più tradotti nel mondo - una mappa visiva insolita e visionaria di questi luoghi, permettendo al visitatore di identificare in città attraverso dei segnali luminosi, non solo le varie abitazioni, ma anche i sette teatri che videro Goldoni protagonista indiscusso della scena teatrale dell'epoca.
Grazie alla creazione - nella città che vide l'origine della stampa - di un contemporaneo libro scritto a caratteri luminosi, si rievocheranno tra le calli e i campielli, i ricordi, le nostalgie, le gioie di un quotidiano più privato che, insieme alle parole del poeta, rivelerà suggestivi frammenti della storia di Venezia.
Le installazioni luminose saranno ideate con un taglio teatrale.
E se il Teatro è una creatura notturna, che si accende con il buio per spegnersi con la luce dell'alba, questi luoghi, illuminati artisticamente di notte, ritorneranno al loro anonimato durante il giorno.
Dal Mondo goldoniano si prenderà lo spirito di una certa quotidianità veneziana: la Tavola con i suoi cibi e i suoi rituali, il Viaggio che porta con sé l'amore della scoperta del Nuovo, il Gioco e la vita del salotto, che rivela l'arguzia e la conoscenza dell'altro, la Città che si sviluppa e cresce all'esterno, nelle calli, nei campi, nelle altane, nelle locande… e lo trasformeremo in Teatro, in piccole performance che alcuni studenti del corso di laurea in Tecniche Artistiche e dello Spettacolo dell'Università di Ca' Foscari di Venezia realizzeranno giocosamente per evocare i fantasmi dei luoghi in cui sorgevano quei quattro tra i sette teatri goldoniani che oggi non esistono più.
Un coro di profumi e sapori goldoniani 'messi in tavola' da alcuni seduttivi ristoratori veneziani fungerà da cornice all'iniziativa.